Tutti i volumi sono disponibili: dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it (consegna a mezzo corriere in tutta Italia), su tutti gli store di vendita online e in libreria. Gli e-book sono disponibili su streetlib store e tutte le piattaforme online.

martedì 12 dicembre 2023

"La primavera della strummula" l'infanzia di Filippo La Torre nel suo nuovo libro. Grazie a Amalia Vingione per la bella recensione su 361 Magazine

 

“La primavera della strummula” è il racconto che Filippo La Torre fa dei cinque anni trascorsi in un istituto per l’infanzia abbandonata.

https://361magazine.com/la-primavera-della-strummula-linfanzia-di-filippo-la-torre-nel-suo-nuovo-libro/
 
La primavera della strummula (I Buoni Cugini editori) è un libro toccante e commovente, in cui l’autore, Filippo La Torre, racconta i cinque anni trascorsi nell’Istituto Superiore dell’Infanzia Abbandonata. La Torre mette per iscritto, in maniera particolarmente efficace, le emozioni e le sensazioni provate in quell’arco di tempo: giorni felici nel suo luogo natio, il Baglio di Villa Nave, in contrapposizione alle rigide regole dell’Istituto, il tutto raccontato attraverso gli occhi di quel bambino con il quale il lettore non può empatizzare.
Il libro affronta temi importanti come l’infanzia abbandonata, le privazioni e la mancanza di libertà, le difficoltà di vita negli anni ’50 del secolo scorso, soprattutto nelle zone a forte vocazione contadina. La narrazione dei fatti o, meglio, dei ricordi è così vivida da non lasciare spazio a fraintendimenti: sono anni difficili, colmi di lacrime, tristezze, desideri, attese, ma che a volte lasciano spazio a piccole grandi vittorie.
Nella prefazione scrive Filippo La Torre: “Nacqui in una stalla e non c’era nemmeno una finestra, nemmeno una grata a lasciare fuori luci e suoni. Tutto quello che sarebbe venuto dopo, era solo libertà. E così fu ma solo per cinque brevi anni”.
Il libro si apre con i ricordi al Baglio, un “grande palcoscenico” dove “i teatranti si alternavano, anno dopo anno, vivendo la loro inconsapevole recita”. Il Baglio è, però, molto più di un palcoscenico: è un’alcova, in cui ci si sente protetti nonostante i soprusi del signorotto di turno. Molto bello e significativo a tal proposito è il racconto di un episodio in particolare, a cui Filippo La Torre assiste durante un periodo di vacanza. Un proprietario terriero locale, don Nenè, possedeva un pastore tedesco particolarmente feroce, che desiderava far combattere con Ferraù, il cane della famiglia La Torre, il più rispettato del circondario a cui tutti, uomini e animali, porgono ossequiose attenzioni. Il combattimento si tenne e la vittoria di Ferraù sancisce il suo dominio sull’altro.
Al di là dell’evento in sé, l’episodio ci insegna che il vero valore delle cose consiste nella lealtà, nella semplicità, nell’onestà, nell’amore. Se non si posseggono queste caratteristiche, nessun bene materiale potrà renderci persone migliori o rispettabili.
Con questo libro scopriamo anche i luoghi, i sapori e gli odori di un tempo che ormai sembra perduto: la semplicità di mangiare frutti di stagione colti direttamente dalla pianta, i profumi e i sapori dei limoni, il caldo della stagione estiva e i tuffi nelle vasche di raccolta dell’acqua raccontati all’inizio del romanzo, ma anche la felicità provata in un regalo inaspettato.
Su tutta la narrazione aleggia un forte sentimento di malinconia, dettato da quegli anni duri che non sono mai del tutto passati. Dice l’autore: “Non sono riuscito a liberarmi dalle innumerevoli sfumature di grigio che in alcuni momenti affogano nel nero più nero, ma questa è stata la mia vita e quella di tanti bambini cresciuti come me ai margini della società, che soltanto un destino ferocemente avverso ha deviato dalle strade tracciate”.
Tuttavia, attraverso questa narrazione – i cui personaggi ed episodi posseggono la stessa potenza dei protagonisti di Charles Dickens – si ha la sensazione che l’autore compia una sorta di catarsi esistenziale, in cui c’è il tentativo di pareggiare i conti con un passato che non può essere cancellato, ma al quale si può guardare con quella compassione e dolcezza che solo l’età matura è in grado di dare
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Amalia Vingione

La primavera della strummula di Filippo La Torre è disponibile: 
Dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it (consegna a mezzo corriere in tutta Italia)
Su tutti gli store online e in libreria presso:
La Feltrinelli libri e musica (Via Cavour e punto vendita presso Centro Commerciale Conca d'Oro), La Nuova Bancarella (Via Cavour), Libreria Macaione (Via M.se Villabianca 102), Libreria Nike (Via M.se Ugo 56), Libreria La Vardera (Via N. Turrisi 15) 

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