Tutti i volumi sono disponibili: dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it (consegna a mezzo corriere in tutta Italia), su tutti gli store di vendita online e in libreria. Gli e-book sono disponibili su streetlib store e tutte le piattaforme online.

martedì 7 giugno 2022

Giulia e Antonio Petrucci: Ma chi lo dice che il nostro mare è inquinato?! Tratto da: L'Estate dei Microbi. Accadde a Romagnolo... Romanzo

La mareggiata aveva portato via quasi tutte le strutture in legno dello Stabilimento balneare, lasciando in cambio sulla spiaggia un cumulo indescrivibile di detriti. Il mare adesso era limpido e calmo, come se, fino a poche ore prima, non avesse provocato quello sfacelo. Sembrava prendersi gioco degli uomini che, sotto il sole già caldo, si affannavano a ripulire la spiaggia, masticando imprecazioni. 
Inutilmente l’uomo grasso, arrivato correndo affannosamente sulla terrazza semismantellata dello Stabilimento, tentò di individuare dall’alto l’uomo che cercava. Sospirando, si rassegnò a scendere in spiaggia e a domandarne notizie ai bagnini. Essi non nascosero la loro sorpresa nel vederlo lì, e gli indicarono l’ingegnere Guglielmo Guiscardi più con i gesti che con le parole.
Allora finalmente lo vide. Poco più in là, a torso nudo, col corpo lucido di sudore, stava piantando nella sabbia grossi pali di legno, destinati a sostenere una nuova passerella per i tuffi. Da solo, sollevava i pali e li conficcava nei buchi precedentemente scavati, vi raccoglieva nuovamente intorno la sabbia e si assicurava, con vigorosi scrolloni, che fossero ben piantati.
Il visitatore lo fissò per qualche attimo a bocca aperta, poiché dall’alto della terrazza lo aveva scambiato per un bagnino, ma dovette riconoscere che guardandolo da vicino, col profilo aquilino e i capelli già brizzolati, lunghi sul collo, aveva indubbiamente una certa aria da intellettuale. Non capiva il motivo per cui si adattasse a fare un simile lavoro, quando c’erano a disposizione tanti bagnini. Lui, che non era ingegnere ed anzi non era affatto laureato, non si sarebbe mai sottoposto a fatiche di quel genere. Ad ogni modo, l’ansia che aveva di parlargli gli fece superare rapidamente le sue perplessità. Senza altri indugi, si avvicinò all’ingegnere tirando fuori dalla tasca della giacca un foglio di giornale nuovo, ma già tutto spiegazzato.
Prima che lui parlasse Guglielmo Guiscardi, udendo lo scricchiolìo dei suoi passi sulla sabbia, si volse verso di lui e lo riconobbe. 
– Peppino Randone! – disse in tono di finto rimprovero. – Che ci fai qui?
Era consuetudine che, amici durante l’inverno, si ritrovassero avversari a maggio, quando iniziava la stagione balneare e i loro stabilimenti, non molto distanti l’uno dall’altro, si contendevano i bagnanti della zona. 
Randone fece subito per giustificarsi e mostrare il giornale, ma l’ingegnere lo prevenne, accennando alla rovina provocata dal mare.
– Immagino che tu sia venuto per parlarmi di questo, – disse. – Guarda che disastro! Non so come siano andate le cose da te, ma io ho dovuto ordinare una copertura nuova per la terrazza. E tutto questo ciarpame... da quando il Comune ha aperto quello scarico di immondizie sulla costa, a non molti chilometri da qui, ogni tempesta ci rigetta sulla spiaggia ogni bendidio. Bisognerebbe fare qualcosa, protestare...
– Abbiamo ben altro per cui protestare... – disse Randone con un sospiro, mettendo il giornale sotto gli occhi dell’amico. – Leggi qui. Altro che disastro. Ci vogliono revocare le licenze! 
Guglielmo non abbassò neanche lo sguardo sul foglio.
– Sarà certamente un errore...
– Niente errori, purtroppo. Ho telefonato subito alla redazione del giornale e mi hanno confermato tutto. La notizia è di fonte ufficiale. Dicono che il nostro mare è inquinato e che, probabilmente, la questura procederà alla revoca delle licenze. Ma leggi tu stesso...
Guglielmo lesse e saltò su come se gli avessero rivolto un’offesa personale:
– Il nostro mare inquinato? Ma chi lo dice che il nostro mare è inquinato?! 


Giulia e Antonio Petrucci: L'estate dei microbi. Accadde a Romagnolo. 
Romanzo ambientato nella Palermo di fine anni '60. Scritto dagli autori cinquant'anni fa e pubblicato oggi con I Buoni Cugini editori, trae spunto dai fatti che diedero inizio al degrado della costa di Romagnolo, un tempo famosa per la sua bellezza e successivamente distrutta dagli abusivismi edilizi e dalle discariche. Protagonisti i fratelli Guiscardi, caratterialmente diversi ma tutti uniti in una lotta per l’onestà, per la difesa del mare e dello Stabilimento balneare in un tempo in cui tutto, istituzioni comprese, erano in mano a corruzione e mafia.
Pagine 256- Prezzo di copertina € 22,00
Disponibile dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it (consegna a mezzo corriere in tutta Italia)
Disponibile su Amazon, Ibs, La Feltrinelli.it e tutti gli store online.
Disponibile nelle migliori librerie di Palermo 

Nessun commento:

Posta un commento