È anche
questa una delle caratteristiche di Palermo, città tutta di amore, quella di
essersi messa sotto la protezione di una santa giovine e bella. E quindi santa
Rosalia è a Palermo ciò che san Gennaro è a Napoli, la onnipotente
dispensatrice de’ benefici del cielo; ma più di san Gennaro ella è di razza
francese e reale e discende in retta linea da Carlo Magno (1), siccome dimostra
un albero genealogico, dipinto sopra la porta esterna della cappella, albero il
cui tronco esce dal petto del vincitore di Vitikind, e che, dopo di essersi
diviso in più rami, si riunisce in cima per dare nascimento a Sinibaldo, padre
di santa Rosalia. Ma tutta la nobiltà della sua prosapia, tutta la ricchezza
della sua casa, tutta la beltà della sua persona, non cangiarono in nulla le
risoluzioni della giovane principessa; lasciò ella, a diciotto anni, la corte
di Ruggiero, e, trasportata alla vita contemplativa, sparve ad un tratto, né si
seppe più ciò che ne fosse, se non che dopo la sua morte fu rinvenuta bella e
fresca, come se ancora vivesse, nella grotta da lei abitata, e nell’attitudine
stessa in che erasi addormentata del sonno casto ed innocente degli eletti.
La statua della Santa.
Finalmente
al corpo della santa fu sostituita una bella statua di marmo, coronata di rose,
e coricata nell’attitudine stessa in cui la santa erasi addormentata, ed al
luogo medesimo dove fu rinvenuta. Il capo d’opera dell’artista fu ancora
arricchito da un dono reale; poiché Carlo III di Borbone vi aggiunse un abito
di tessuto d’oro, stimato del valore di cinquemila scudi, una collana di
diamanti e di pietre magnifiche, e, volendo accoppiare gli onori cavallereschi
alle ricchezze mondane, ottenne per essa la gran croce di Malta, che pende da
una catena d’oro, e la decorazione di Maria Teresa, ch’è una stella circondata
di alloro, con questa leggenda: Fortitudini.
Alexandre Dumas: Pasquale Bruno. Romanzo storico siciliano (pubblicato per la prima volta a Palermo dallo Stabilimento Poligrafico Empedocle nel 1841) preceduto dal saggio storico "Storie di Banditi" di Luigi Natoli (pubblicato in tre puntate sul Giornale di Sicilia dal 14 gennaio 1930)
Pagine 129 - Prezzo di copertina € 13,50
Copertina di Niccolò Pizzorno
www.ibuonicuginieditori.it
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