Finì tutto quella sera. Eravamo andati in libreria, c'era una presentazione fantastica: David Sedaris. Si era divertita tantissimo e pure io, tuttavia non riuscivo a sopportare quel gelo fra noi. Era insostenibile. Acquistammo entrambi una copia del libro e ce lo facemmo autografare. L'autore era simpaticissimo come nei suoi libri ed io non vedevo l'ora di iniziare a leggere il suo ultimo lavoro.
Mentre io setacciavo la libreria, Julie si fermò a parlare con un tipo sulla trentina, riccioluto, con una di quelle barbe che iniziavi a prendere in antipatia per il solo fatto che qualcuno osasse portarla.
Gli sorrideva, era carina e garbata con lui anche se non l'aveva mai visto prima. Bizzarro come delle volte diventiamo estranei agli amori e amorevoli con gli estranei.
Dopo diversi minuti la vidi scambiarsi un bigliettino con il tizio e la cosa mi fece imbestialire. Uscii furioso e mi avviai alla macchina. Era impensabile una cosa del genere. Ma lei mi notò e arrivò pochi secondi dopo...
Il sole era un orologio che non funzionava più.
Il sole era un orologio che non funzionava più.
Marco Gregò: Nella terra del sole che sboccia. - Con le illustrazioni di Vieri Sorrentino
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