Tutti i volumi sono disponibili: dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it (consegna a mezzo corriere in tutta Italia), su tutti gli store di vendita online e in libreria. Gli e-book sono disponibili su streetlib store e tutte le piattaforme online.

sabato 3 giugno 2023

Dario Argento: La mia prima esperienza con il teatro l'ho avuta a sei anni... Tratto da Argento pupi e pupari. Il racconto della storica famiglia Argento dal 1893 ad oggi

Ricordo gli inverni freddi e i miei riposini pomeridiani sotto il bancone da lavoro, dove mio padre e mia madre costruivano i pupi.
Dormivo lì, in mezzo alle stoffe per le gonnelline dei paladini e i turbanti dei saraceni, dove il suono dei ferri che usava mio padre per battere i metalli era un dolce tintinnio, come una ninna nanna per me.
Crescendo, usavo gli attrezzi di lavoro di papà per costruirmi giocattoli, come il monopattino. Ben presto lui iniziò a farmi usare i piccoli stampi per fare i bottoni, le spolette, le foglie, per arabescare i pupi.
La mia prima esperienza con il teatro l’ho avuta a sei anni: quel giorno i miei fratelli più grandi non c’erano e mentre mio nonno e mio padre facevano lo spettacolo, io suonavo il pianino girando la manovella, quando c’era l’interruzione tra una scena e l’altra. Per me era una grande emozione e un grande privilegio, perché i miei fratelli di solito avevano la precedenza; era un modo per sentirmi utile e speravo che alla fine dello spettacolo qualche turista mi avrebbe dato la famosa “mancia ru piciriddu”.
A sette anni fui protagonista nello spettacolo del gruppo Teatro scuola di Enzo Pandolfo e Giuditta Lelio.
Mio padre faceva parte della compagnia e mi portava con lui ad assistere alle prove. Un giorno la signora Lelio volle registrare la mia voce nella parte dell’angelo e le piacque così tanto che recitai in diretta: una grande esperienza, indelebile nella mia mente e nel mio cuore, ricordo ancora oggi l’emozione che provai.
La signora Lelio mi chiamò per un altro spettacolo, stavolta sulla vita di Gesù. Nella scena ero uno dei bambini che parlavano con lui e gli facevano delle domande sulla sua vita. Anche in quell’occasione mi sentii orgoglioso di far parte di una compagnia teatrale.
Non perdevo occasione di accompagnare mio padre alle prove e dargli una mano per preparare e trasportare i pupi che dovevano andare in scena. Al Gruppo teatro scuola spesso lavoravo fino a tarda notte durante il periodo estivo e i miei genitori me lo permettevano perché ero in vacanza. Mio padre costruiva i pupi per il Gruppo e io lo aiutavo a fare i pezzi più piccoli, come avevo imparato in laboratorio.
Con lui lavorava un artigiano, il signor Scalisi, che io chiamavo zio Piero; avendo tanto lavoro, mi chiese un aiuto e, sotto la sua sorveglianza, iniziai a lavorare. Capivo quanto era necessario riconoscere i materiali utilizzati e anche lì mio padre non perdeva occasione per insegnarmi l’importanza dell’abilità nel lavoro.


Antonella Cappello: Argento pupi e pupari. Il racconto della storica famiglia Argento dal 1893 ad oggi. 
Pagine 190 - Prezzo di copertina € 22,00
Riccamente corredato di foto.
Disponibile dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it (consegna a mezzo corriere in tutta Italia)
Disponibile presso il Teatro Argento di via P. Novelli (di fronte la Cattedrale di Palermo) e nel laboratorio del maestro Vincenzo Argento di corso Vittorio Emanuele 443. 
Disponibile su tutti gli store online e in libreria presso:
La Feltrinelli libri e musica - Via Cavour 133, Palermo, Libreria La Vardera - Via N. Turrisi 15, Libreria Nike - Via Marchese Ugo.

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