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martedì 10 ottobre 2023

Febo della Minerva: 21 marzo 1896. Tratto da: Il pazzo che piacque a Dio. Biografia di padre Giovanni Messina

Il Diacono Giovanni Messina nel partecipare alla S.V. Ill.ma la di lui ascensione al Sacerdozio, si pregia invitarLa per la sacra ordinazione che avrà luogo Sabato 21 marzo alle ore 7 ½ a.m. nella Chiesa di S. Gregorio a Porta Carini.
Palermo – Via Vetriera, 49.

Questo cartoncino d’invito entrò nelle case dei parenti e degli amici di famiglia, pochi giorni prima dell’avvenimento. 
Quel mattino la Chiesa era già stipata di gente assai prima che giungesse l’Eminentissimo Arcivescovo. 
Vicino vicino alla balaustra, i genitori e i familiari. 
Il padre, ragioniere Salvatore Messina, era uno di quegli uomini, la cui sola presenza impone rispetto. Alto, robusto; le larghe spalle quadrate parevano fatte apposta per il grosso peso della numerosa figliolanza (17 per la precisione!). Grave e dignitoso nell’andare, aveva nei lineamenti del volto, la volontà decisa e combattiva e negli occhi vivi e attenti, la limpidezza d’una Fede robusta e convinta. 

Da ragazzetto era stato al Seminario. Poi ne era uscito portandosi dentro una coscienza allenata al dovere fino al sacrifizio. 
Il nostro Reverendo Padre, dal genitore erediterà statura di lottatore, coraggio e tenacia nelle contrarietà; fermezza decisa contro l’intrigo meschino organizzato a danno del suo ideale apostolico. 
La Madre, donna Rosalia Lo Nigro, era donna di virtù veramente rare. Fede luminosa e certa, vissuta giorno dopo giorno, nella preghiera costante, nella umiltà più profonda, nella carità prodigiosamente generosa. 
Non mandò mai a mani vuote il povero che si presentava alla porta; impegnata in ogni ora del giorno, trovava il tempo di visitare gli ammalati poveri del vicinato, portando qualcosa da mangiare, pulendoli, pettinandoli; la si vide sempre pronta nell’assistenza alle partorienti sprovviste d’ogni cosa.  
Questa instancabile esile donna, di salute spesso cagionevole, traeva la forza della costanza dalla Santa Comunione che immancabilmente apriva la sua giornata come prima azione del cristiano vero. 
Fu fedelissima e degnissima Terziaria francescana. 
Tutti la ricordano con un solo taglio d’abito: quasi una divisa: camicetta nera, gonna grigia, fazzoletto bianco al collo. 
Il figlio Sacerdote nella vita d’infaticabile operatore di bene, riprodurrà di lei molti aspetti; la ricerca senza soste di piccoli bisognosi e abbandonati; il fuoco divoratore nel petto verso Gesù Sacramentato; l’illimitata fiducia nella Provvidenza di Dio; la compassione verso il sofferente che lo porterà sistematicamente, ogni giovedì, fin quasi alla vigilia della morte, a visitare gli ammalati negli ospedali; il correre premuroso verso gli infelici colpevoli ed innocenti dell’Ucciardone, distribuendo il dono della speranza e della pace nel perdono di Dio. 
Quel mattino, del 21 marzo 1896, dunque l’Arcivescovo, Card. Michelangelo Celesia, trovava prostrato davanti a sè, il diacono Giovanni Messina nelle migliori disposizioni di questo mondo, con i desideri più sinceramente veri di fare il Prete sul serio – o come sogliamo dire noi – con i propositi di essere un santo Prete. 
Eppure da quella desiderata Consacrazione ne uscì turbato, quasi smarrito. 
Egli parlerà di “una certa rivelazione” ricevuta quel mattino.
Una misteriosa luce irrompendo nel suo spirito libero gli aveva svelato il Sacerdozio cattolico in tutta la sua sovrumana grandezza. 
Si sentì in colpa, come un indegno usurpatore di divini tesori. 
Ma che farà ora Egli, Giovanni Messina, Sacerdote di Cristo?
“Il povero, l’orfano, l’abbandonato, l’ammalato, il diseredato dalla fortuna, ecco il capitale del Sacerdote, su cui deve fare il vero ed unico assegnamento!
I parenti, gli amici, il padre, la madre del Sacerdote, chi sono? I poveri”.
Ecco un riuscito autoritratto; o se meglio piace, una riuscitissima istantanea del suo interiore ricco di Dio, che trova la sua messa a fuoco in una autodefinizione: “nato per il bene”. 


Febo Della Minerva: Il pazzo che piacque a Dio. Biografia di padre Giovanni Messina.
L'opera è la fedele trascrizione del volume originale pubblicato dalla casa editrice Priulla in data 8 settembre 1970.
Pagine 384 - Prezzo di copertina € 22,00
Arricchito da numerose foto dell'epoca.
Disponibile dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it (consegna a mezzo corriere in tutta Italia)
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