Tutti i volumi sono disponibili: dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it (consegna a mezzo corriere in tutta Italia), su tutti gli store di vendita online e in libreria. Gli e-book sono disponibili su streetlib store e tutte le piattaforme online.

lunedì 23 giugno 2025

Un nuovo volume si aggiunge alla Collana L'Isola a Tre Punte: La pelle del serpente. Ricerche sulla mafia (1860-2006) di Antonio Petrucci


Una storia della mafia di taglio giornalistico, veloce ed efficace. 
Una "visione d'insieme" che non dimentica nulla. Ma anche una dichiarazione d'amore per Palermo, la "città martoriata", segnata dal sangue dei suoi uomini. 
"Questa - scrive l'autore - è una storia con un numero molto alto di eroi". 

Pagine 141 - Prezzo di copertina € 15,00
Il volume è attualmente disponibile:

Dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it al seguente link:
https://www.ibuonicuginieditori.it/shop-online?ecmAdv=true&page=1&search=la%20pelle%20del%20serpente
Spedizione a mezzo raccomandata postale o corriere in tutta Italia. Consegna gratuita a Palermo. 

Su Amazon al venditore I Buoni Cugini

A breve su tutti gli store di vendita online e in libreria. 


mercoledì 11 giugno 2025

Un nuovo volume si aggiunge alla Collana Frammenti di idee...: Oche e papere in Comunità. Animali sociali. Memorie da una esperienza educativa di Marcello Squatrito

ISBN: 9791255470564
Pagine 35
Prezzo di copertina € 10,00
Copertina e illustrazioni di Marcello Squatrito 
Dal ricavato di ogni copia verrà dedotta una quota da destinare a iniziative e ricerche per la lotta alle dipendenze patologiche. 
 
Memorie da una Esperienza educativa
 
 
Interessante è riflettere sulla inutilità di alcuni atteggiamenti dell'uomo, che rispetto agli animali, in questo caso le oche, possiede un mondo di vantaggi e opportunità sprecate o non sfruttate. 
Alle oche e alle papere non occorre “sembrare”, vogliono “essere”. Le oche “sono” e basta. 
Non comprano scarpe o vestiti, non seguono la moda, non vanno dal parrucchiere o dal dietologo. Non usano profumi, non colorano i capelli. 
Sono già belle così, pure e di un bianco candido. 
Si svegliano già belle, si bagnano e si pettinano, non pensano di dover piacere ai maschi, non è un problema legato alla loro sopravvivenza. 
Stessa cosa i maschi, anche se alcuni esemplari di uomo sono meno curati delle oche. 
Almeno OCA ONE è bello, fiero, si lava, non si lamenta e non puzza. 
Comunque la vita più semplice e più vera, qual è? 

Il libro è disponibile dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it (consegna a mezzo corriere o raccomandata postale. Consegna gratuita a Palermo).

Un nuovo volume si aggiunge alla collana Frammenti di idee...: Emozioni. L'Oasi: pensieri ed emozioni in una gabbia d'oro senza barriere di Marcello Squatrito

Isbn: 9791255470540
Pagine 64 
Prezzo di copertina euro 18,00
Illustrazioni: Opere di Marcello Squatrito 

Prefazioni:
dott. Claudio Pepi, dottore in discipline psicosociali, counselor relazionale.
dott. Giuseppe Violo, educatore e pedagogista.
fra' Domenico Spatola, frate cappuccino, dottore in Teologia con specializzazione in ecclesiologia. 
 
Dal ricavato di ogni copia verrà dedotta una quota da destinare a iniziative e ricerche per la lotta alle dipendenze patologiche.
 
Questo piccolo manoscritto lo catalogherò nella sezione “avventura”.
Parla di forza, di lotta, di coraggio, di rivincita, di bellezza, di cambiamento; parla del mio sè, del mio ero, del mio sono e del mio sarò.
Parla molto dell'anima e tanto dell'amore; parla delle nostre esistenze.
Parla di Dio.
Parla di progetti di vita, racconta la liberazione dalla schiavitù della dipendenza patologica.
Come scrivevano gli antichi filosofi greci, il segreto di ogni uomo per essere felice è riuscire a guarire le ferite della propria anima.

Marcello Squatrito

Il volume è disponibile:
dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it (consegna a mezzo corriere o raccomandata postale. Consegna gratuita a Palermo). 
Presto in libreria e su tutti i siti online. 


sabato 24 maggio 2025

Il 24 maggio maggio 1949 moriva padre Giovanni Messina, protettore dei piccoli orfani siciliani, fondatore della Casa Lavoro e Preghiera.

Poco più tardi un mucchio di corrispondenza. E la lettera fatale. 
Lesse, rilesse; lesse ancora...
Non gli dava pace, gli toglieva il fiato quella conclusione: 
“L’Ill.mo signor Sindaco, presidente della Commissione Edilizia, ha convalidato la decisione come sopra espressa”. 
Le Suore non ricordano d’aver visto il loro Padre, piangere tanto – in tanti anni. Il volto si tinse color dei morti. Cadde in uno stato di vera impressionante angoscia. 
La Rev.da Superiora, Madre Serafina Lanza, per tranquillizzarlo si precipitò ai Lavori Pubblici per scongiurare l’esecuzione dei drastici provvedimenti. 
L’Ingegnere Direttore Boscaino non c’era. Parlò a lungo con il Sig. Girolamo Luciano, consigliere comunale, il quale aveva fatto tanto per l’acquisto del terreno arenile. Questi disse che il buon padre Messina poteva star sicuro che niente gli sarebbe capitato di male. 
Tentò anche giustificare il sindaco dicendo che era sua abitudine apporre la firma sui documenti senza prenderne visione. 
Tutte le assicurazioni non valsero a far nascere nell’animo depresso del Padre, un barlume di speranza. 
Ingoiò pochi bocconi di minestra, di mala voglia, e solo per tacitare le istanze delle buone Figlie.
Si ritirò poi, a passo lento, nella sua stanzetta, piccola più d’una cella, tenendo stretta tra le dita nervose, quella lettera e ripetendo a fior di labbra:
– Cinquant’anni di fatiche, distrutti... i miei bambini sulla strada... cinquant’anni di stenti... mio Dio, non me la fido più!...
Si chiuse a chiave, come sempre. 

Quella che doveva essere la solita mezz'oretta di siesta dovette essere agitatissima, se riapparve presto tra le Figlie a passo incerto e col volto chiazzato color paonazzo. 
La Rev.ma Superiora e Suor Bernardina, che negli ultimi anni gli stavano più da presso, allarmate insistettero perché tornasse a riposare, a star tranquillo. 
Pochi minuti dopo dei lamenti:
– Sono morto... sono morto…
– Aprite Padre... per carità aprite…
A scassinare la porta furono don Giovannino Catalano – capomastro dei lavori in corso – e il giovane Giovanni Gandolfo, affezionatissimo al Padre che l’aveva accolto nella Casa, all’età di nove anni. 
Il Padre, riverso sul letto, parea ferito a morte. Sangue veniva fuori dall’orecchio. 
Una sola ansiosa domanda sulle labbra di tutti: 
– Padre cosa avete... Padre che vi sentite...
– Niente... niente... il sindaco Cusenza ha ammazzato padre Messina!...
Furono le sole parole dette. 
Per sei giorni e sei notti fu una dura, spossante lotta tra la vita e la morte. 
Nel camerino del bagno furono trovate chiazze di sangue e i suoi occhiali. 
Quel meraviglioso campione di Dio che, per oltre cinquant’anni, avea sbalordito per quel che aveva fatto avversari e benefattori, autorità e povera gente, era stato messo a tappeto da un pezzo di carta dalla testata autorevole. Un pezzo di carta contenente il veleno che gli avea fatto scoppiare il cuore. 
Alla morte andò serenamente. Aveva fatto quanto possibile, perché il Bene fosse ben fatto. 
Coscienza pulita e retta, non aveva sentito peccare d’orgoglio quando, un anno prima di morire, aveva detto: – Ho qualche cosa da potere, un giorno, mostrare indegnamente e umilmente al Padreterno. 
Per ciò si rese degno d’aver scolpito sulla tomba l’epigrafe da lui dettata per i consacrati a Dio:  – Qui giace un amante di Gesù. 
“La morte è il momento più bello dell’uomo. Chè trova allora tutte le virtù praticate, la forza e la pace di cui si è provvisto” scrisse il pio padre Lacordaire. Ed è vero per chi vive e muore come è vissuto e morto il padre Giovanni Messina.
Per quell’ “amante di Gesù” il morire fu davvero il “cadere” nelle braccia di Dio. Se n’andò nel giorno di Maria, che pazzamente amò: il 24 maggio. 
Alle ore 16,30 se n’andò “in sul calar del sole” che dolcemente e lentamente, tingeva d’oro fino, l’orizzonte lontano, il mare attonito e commosso, il Pellegrino vigile e silente. Se n’andò prima che il sole se n’andasse per tuffarsi gioiosamente nella immensa Luce dell’infinito Amore. 
Si tacquero le labbra smorte alla preghiera umana, e le pupille vivide e lucenti lentamente s’ascosero dietro le palpebre sonnolenti e stanche. 
Allora ogni pietra della Casa ridonò alla sua lacrima cocente al Costruttore tenace e vigoroso. Nelle lacrime abbondanti delle Figlie sconsolate e nei singhiozzi incontrollati dei “dolci orfanelli” rimasti, ancora una volta senza il Padre, si lesse lo smarrimento di un vuoto che non si sarebbe più potuto colmare. 
Ogni pietra della Casa rivelò allora, i gemiti occulti del Fondatore santo nei gemiti sinceri della folla riverente, diventata un mare. 
Ogni pietra della Casa lanciò allora la sua sfida agli uomini del mondo e al tempo che s’eterna: noi non ci muoveremo mai più da qui. 



Febo della Minerva: Il pazzo che piacque a Dio. Biografia di padre Giovanni Messina.
Pagine 384 - Prezzo di copertina € 22,00
Disponibile dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it (consegna a mezzo corriere in tutta Italia)
Disponibile su tutti gli store di vendita online e in libreria presso:
La Feltrinelli libri e musica (Via Cavour e punto vendita Centro Commerciale Conca d'Oro), Libreria Nike (Via Marchese Ugo 56), Libreria Macajone (Via M.se di Villabianca 102), Libreria La Vardera (Via N. Turrisi 15), La Nuova Bancarella (Via Cavour).

lunedì 28 aprile 2025

Dario Cascio e "Vuci luntani" a La via dei Librai

Nei giorni de La Via dei Librai l'emozione ha raggiunto il massimo sabato 26 aprile, con Dario Cascio e "S'astutò l'uittima stidda", il racconto di "Vuci luntani" ambientato nella Palermo straziata dalle bombe della seconda guerra mondiale.
La suggestiva coreografia di Piazza Bologni piena di persone e la musica di fondo con violino di Rossella Palumbo e Gaetano Gabriele Palumbo hanno fatto da cornice a Dario, che con Vicè e le stelle ha commosso tutti. 
Il lungo applauso del pubblico, alla fine, ha commosso lui. 
Domenica 27 aprile, tra le palme di Villa Bonanno, Dario ha coinvolto il pubblico con "Ma cu eranu sti Fenici?", narrando tra storia e invenzione le origini della nostra città.
"Vuci luntani" ha raggiunto un altro bel traguardo. Grazie a Dario, per l'amore e la passione con cui porta avanti il nostro lavoro. 
Grazie al numeroso pubblico intervenuto ad entrambe le presentazioni, per tutti i complimenti ricevuti, una marcia in più nella strada di questo libro. 
Grazie agli organizzatori de La Via dei Librai, per la preziosa collaborazione. 

Vi ricordiamo che "Vuci luntani" seconda edizione è disponibile:

Dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it (Consegna con poste o corriere, consegna gratuita a Palermo)
In libreria presso La Feltrinelli libri e musica (Via Cavour e punto vendita Centro Commerciale Conca d'Oro), La Nuova Ipsa (Via dei Leoni 79), Libreria Nike (Via M.se Ugo 56).
Su Amazon Prime e tutti gli store online. 

E non dimenticate che Vuci luntani è anche audiolibro, disponibile su Google Play e Il Narratore. 

giovedì 10 aprile 2025

Un nuovo volume si aggiunge alla Collana Sbirri & Sbirrazzi edita I Buoni Cugini: Una buona idea, romanzo poliziesco di Peter Iann.

Pagine 149 - € 17,00

ISBN: 9791255470465
"Guarda il sole, ammira la luce riflessa sull'acqua, tra un po' arriverà il tramonto e la luce finirà, ecco, un altro giorno che muore!
Un giorno dopo l'altro, il tempo se ne va, un giorno dopo l'altro, la vita se ne va! Averti incontrato dopo più di venticinque anni non è un caso, penso sua uno scherzo voluto dal destino".
Non capivo cosa gli prendesse. Quando gli dissi che secondo me stava delirando, mi indicò infine perchè ci trovavamo lì.
Peter Iann
Il volume è disponibile:
dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it (Consegna a mezzo raccomandata postale o con corriere, consegna gratuita a Palermo).
Disponibile su tutti gli store online.
In libreria presso:
La Feltrinelli libri e musica (Via Cavour e punto vendita Centro Commerciale Conca d'Oro).

lunedì 27 gennaio 2025

Il 27 gennaio del 1945 io ero una di quelle disgraziate che camminava e non poteva cadere per terra. Tratto da: La civile indifferenza. Le parole di Liliana Segre fedelmente raccolte dalle sue testimonianze

Settecento chilometri a piedi.
Voi pensate queste schiere di 56.000 scheletri.
Di gente che aveva perso già tutto.
Che era prigioniera da un anno come ero io o da più tempo, o qualcuno da poco.
Avviata per chilometri, per mesi, sulle strade prima polacche, poi tedesche, per sfuggire all’Armata Rossa. E i tedeschi non volevano far trovare noi.
Il 27 di gennaio del 1945, giorno della Memoria, io ero una di quelle disgraziate che camminava e che non poteva cadere per terra.
Non potevi appoggiarti a nessuno, e nessuno poteva appoggiarsi a te. 
Non si poteva cadere: chi cadeva, in quei sentieri pieni di neve, veniva finito con una fucilata alla testa dalle guardie della scorta che venivano cambiate perché si dovevano riposare.
Nessuno poteva rimanere lì, sulla neve, vivo.
Tornata in Italia, alla fine di agosto del 45, dopo qualche tempo ho cominciato a guardare la carta geografica, perché la mia ignoranza era totale, e non avevo neanche ben capito da Auschwitz   dove ci avessero portato. E quando ho visto che da lì a piedi, in varie marce, siamo arrivati (quelli che sono arrivati vivi) fino al nord della Germania, che avevamo fatto settecento chilometri, beh... una volta di più ho pensato:
«Ma come ha fatto quella Liliana lì, di quattordici anni, compiuti ad Auschwitz   da sola?»
Una gamba davanti all’altra.
Una gamba davanti all’altra, una gamba davanti all’altra, una gamba davanti all’altra...
Cammina, cammina, cammina...
Voglio vivere, voglio vivere, voglio vivere...
Ci gettavamo sui letamai, negli immondezzai, mangiavamo qualunque schifezza che avessimo trovato, gli scarti dei civili tedeschi che ci rubavamo una con l’altra, ossa rosicchiate già da un cane, sicure che il giorno dopo avremmo avuto vomito, diarrea... scheletri orribili con le bocche sporche... ma intanto lo stomaco si riempiva e il cervello comandava.
Cammina, cammina, cammina, cammina...
E allora la Marcia della Morte si trasforma in marcia per la Vita.
Voi giovani dovete sempre pensare che la vostra marcia deve esser sempre una marcia per la vita! Mai buttarla via questa vita! La vita è una cosa importantissima, è una cosa meravigliosa, è una cosa straordinaria perché anche attraverso il dolore, attraverso le esperienze più negative, ti può arrivare alla fine un bambino che ti dice: «Ma tu nonna sei il mio arcobaleno.»
Una gamba davanti all’altra... ed era faticosissimo, ed era la neve e c’eravamo noi su quelle strade dove camminammo per giorni e giorni, traversando paesini e città, i cui nomi neanche mi ricordo, dove i civili tedeschi non aprivano mai le finestre per darci un piccolo aiuto, per darci una sciarpa, per darci un pezzo di pane. Come fecero i detenuti di San Vittore.
No... erano tutte asserragliate le persone.
Nell’indifferenza.
«Ma noi non sapevamo.» 
Hanno detto dopo la guerra. Non sapevano neanche quelli che avevano le case ai bordi del lager. Loro non sapevano. 
Era meglio non sapere. 
Era meglio dire: 
«No, non sapevamo niente.» 
Era più facile. 
L’indifferenza. Lo stupore per il male altrui. 
Beh, camminavamo su quelle strade, soprattutto di notte, strade di campagna, strade secondarie, e venivano uccisi con una fucilata alla testa quelli che cadevano... 
Morti senza tomba che sono rimasti lì per la colpa di esser nati. 
Io non li guardavo, io non volevo sapere. 
Non volevo vedere quella strada con la neve rossa. Non volevo vedere quello che accadeva intorno a me. 
E camminammo, camminammo. 
Eravamo fortissimi! 
Nella nostra debolezza eravamo di una forza straordinaria, e io cerco sempre di trasmettere questa forza a voi giovani, miei nipoti ideali. Non dite che siete stanchi, non è vero. Siamo fortissimi! Ce la fate, ce la facciamo, se vogliamo. Possiamo fare tantissimo con le nostre forze. 
Io l’ho visto in quella povera disgraziata Liliana che camminava con le altre, una gamba davanti all’altra. 
E ci furono altri lager.
Tutti pensati dal male assoluto, tutti pensati con crudeltà, con cattiverie, con togliere la dignità completamente alle persone. 
Arrivammo al campo di Ravensbruck... 



La civile indifferenza. Le parole di Liliana Segre fedelmente racconte e trascritte dalle sue testimonianze. A cura di Anna Squatrito 
Pagine 174 - Prezzo di copertina € 13,00
In copertina: Foto di Maria Luisa Lamanna
Il volume è disponibile dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it (consegna a mezzo corriere in tutta Italia. Consegna gratuita a Palermo) 
https://www.ibuonicuginieditori.it/shop-online?ecmAdv=true&page=1&search=la%2520civile
In ebook su tutti gli store online. 

Ma quando i russi entrarono nel campo di Auschwitz, i tedeschi erano fuggiti da giorni... Tratto da: La civile indifferenza. Le parole di Liliana Segre fedelmente raccolte dalle sue testimonianze.

Da un anno ero prigioniera.
Avevo imparato a parare i colpi quando mi arrivavano. Avevo imparato a essere invisibile, anche a me stessa.
Verso la fine di gennaio del 1945, anzi diciamo verso il 20 (io le date le ho sapute dopo perché non avevamo né radio, né calendario, mai letto un giornale, vivevamo nel nulla) cominciammo a sentire rumori di aerei che passavano sopra di noi, cosa che non avevamo mai sentito prima, perché vivevamo in un mondo di solitudine assoluta e circondati dall’indifferenza del mondo.
E qui apro una parentesi.
Si è molto discusso, teologi, filosofi, liberi pensatori che hanno detto la loro sui grandi silenzi di quel tempo.
Ci fu il silenzio degli alleati che non bombardarono le ferrovie, portatrici fino all’ultimo di ebrei e oppositori ai regimi, e le tennero sane e salve perché servirono dopo, avendo fatto già un progetto del dopoguerra.
Ci fu il silenzio della Croce Rossa, a cui venne fatto vedere quello che faceva comodo ai nazisti e loro non si diedero da fare più di tanto.
Ci fu il silenzio della chiesa, sul quale ancora si parla tantissimo. Prima o poi credo che si parlerà fino in fondo del silenzio di Pio XII, anche se è verissimo che i conventi si aprirono in tutta l’Italia occupata dai tedeschi e i miei nonni materni si salvarono a Roma in un convento di suorine poverissime che non avevano da mangiare neanche per loro e divisero con una ventina di ebrei la cena tutte le sere.
Queste persone si salvarono.
Noi vivevamo in un limbo dove non sapevamo niente della guerra, ma non sapevamo neanche l’ora, il giorno, solo dalle stagioni e dai nuovi arrivi potevamo capire in che mese fossimo. E dopo un anno di questa non-vita improvvisamente capimmo che stava cambiando qualcosa.
Alcune, meno sciocche, dissero:
«Sono i russi.»
I russi... finalmente... avevano rotto il fronte dell’Est e si avvicinavano ad Auschwitz così in fretta che i nostri persecutori decisero di far saltare con la dinamite le strutture di morte: i crematori, le camere a gas, molte segreterie, molti documenti, e altri li portarono via e noi dalla fabbrica sentivamo questi scoppi e non sapevamo se fosse un bombardamento o qualche altra cosa.
Ma quando i russi, in questo famoso 27 gennaio del 1945, giorno della Memoria, entrarono nel campo di Auschwitz, i tedeschi erano fuggiti già da giorni. Quindi non lo liberarono, come si è detto dopo.
Falso storico non da poco. Quando arrivarono il 27 gennaio trovarono migliaia di corpi mischiati, i morti e i vivi, perché c’erano migliaia di cadaveri e forse duemila prigionieri, fra cui Primo Levi, che essendo gravissimamente malati non avevano potuto obbedire all’ordine di evacuazione.
I russi erano arrivati così in fretta che i tedeschi non avevano fatto in tempo a uccidere tutti i prigionieri malati ancora in vita. Primo Levi racconta dei quattro soldati a cavallo entrati una settimana dopo che i tedeschi avevano abbandonato il Campo. Erano ragazzi ignoranti, quattro soldati semplici di campagna e lui lesse nei loro occhi tutto lo stupore per il male altrui.
I prigionieri «ancora in piedi» e in vita, uomini e donne, circa 56.000 persone, di colpo, intorno al 20 di gennaio del 1945, senza aver capito che cosa stesse succedendo, furono obbligate tutte a uscire, messe in fila. E cominciò senza nessun preavviso, senza nessuna preparazione, senza nessuna provvista, senza nulla di nulla quella che giustamente si è chiamata la «Marcia della Morte.»


La civile indifferenza. Le parole di Liliana Segre fedelmente racconte e trascritte dalle sue testimonianze. A cura di Anna Squatrito 
Pagine 174 - Prezzo di copertina € 13,00
In copertina: Foto di Maria Luisa Lamanna
Il volume è disponibile dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it (consegna a mezzo corriere in tutta Italia. Consegna gratuita a Palermo) 
https://www.ibuonicuginieditori.it/shop-online?ecmAdv=true&page=1&search=la%2520civile
In ebook su tutti gli store online. 

mercoledì 18 dicembre 2024

Presentazioni nel mese di dicembre del libro Vuci luntani di Dario Cascio. 14 storie in siciliano tradotte in italiano e in dialetto

 22 dicembre 2024 ore 11:30 presso Via Alloro, Vicolo 4.


27 dicembre 2012 ore 18:00 presso Mondadori Bookstore Palermo San Lorenzo Mercato. 
Via San Lorenzo 288. 



Dario Cascio: Vuci luntani. 14 storie in siciliano tradotte in italiano e in dialetto. 

CONSEGNA GRATUITA PER CHI ORDINA DA  PALERMO

 

Isbn: 979-1255470441

Pagine 250 - Prezzo di copertina € 15,00

Prefazione: Salvatore Giammarresi 

Traduzione dei testi in italiano e in inglese: Dario Cascio

Illustrazioni e copertina con I.A.: Dario Cascio


In audiolibro su:

Streetlib Store 

https://store.streetlib.com/fiction/vuci-luntani-853838/

Google Play

https://play.google.com/store/audiobooks/details/Dario_Cascio_Vuci_luntani?id=AQAAAEDyATZB1M&hl=it

Il narratore

https://www.ilnarratore.com/it/search-results/?action=search&productids=15668

Bookbeat

https://www.bookbeat.com/it/search?page=1&query=Vuci+luntani&title=Vuci+luntani

Kobo plus

 

Ti propongo 14 racconti che, in maniera diversa, narrano di un’Isola piena di meraviglie e contraddizioni, dove Palermo e la Sicilia sono insieme rifugio ed enigma, luce e penombra. 

14 storie in siciliano, ma tradotte anche in italiano e in inglese, tutte nello stesso libro. Storie personali che ho deciso di raccontare e storie inventate di sana pianta, ma con radici profonde nell’Isola a tre punte. 

Ogni racconto nasce come una confidenza discreta, un’immagine catturata nella mia terra e offerta a chiunque desideri immergersi nelle sue sfumature. Troverai frammenti d’infanzia vissuta per le strade della Sicilia e lunghi viaggi verso mete lontane. 

Se scegli di aprire questo libro, sappi che entrerai in un luogo molto intimo. Non solo per me. Tutti i siciliani, vicini e lontani conservano gelosamente lo stesso “luogo intimo!” nel loro cuore. È quel luogo che profuma di zagara e panelle fritte, di ricordi che non si cancellano. 




Il volume è disponibile:
- dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it (consegna gratuita a Palermo. Con corriere ovunque). Si può acquistare anche alla mail ibuonicugini@libero.it o al whatsapp 3894697296.
https://www.ibuonicuginieditori.it/shop-online?ecmAdv=true&page=1&search=vuci%2520luntani
Su tutti gli store online.
In libreria presso:
La Feltrinelli libri e musica (Via Cavour e punto vendita Centro Commerciale Conca d'Oro) Libreria Nike (Via Marchese Ugo 56), Libreria Modusvivendi (Via Quintino Sella 79), La Nuova Ipsa (Via dei Leoni 71).

Domenica 22 dicembre ore 11:30 Dario Cascio presenta: Vuci luntani. Vicolo 4, via Alloro - Palermo



Dario Cascio: Vuci luntani. 14 storie in siciliano tradotte in italiano e in dialetto. 

CONSEGNA GRATUITA PER CHI ORDINA DA  PALERMO

 

Isbn: 979-1255470441

Pagine 250 - Prezzo di copertina € 15,00

Prefazione: Salvatore Giammarresi 

Traduzione dei testi in italiano e in inglese: Dario Cascio

Illustrazioni e copertina con I.A.: Dario Cascio

 

In audiolibro su:

Streetlib Store 

https://store.streetlib.com/fiction/vuci-luntani-853838/

Google Play

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Il narratore

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Bookbeat

https://www.bookbeat.com/it/search?page=1&query=Vuci+luntani&title=Vuci+luntani

Kobo plus

 

Ti propongo 14 racconti che, in maniera diversa, narrano di un’Isola piena di meraviglie e contraddizioni, dove Palermo e la Sicilia sono insieme rifugio ed enigma, luce e penombra. 

14 storie in siciliano, ma tradotte anche in italiano e in inglese, tutte nello stesso libro. Storie personali che ho deciso di raccontare e storie inventate di sana pianta, ma con radici profonde nell’Isola a tre punte. 

Ogni racconto nasce come una confidenza discreta, un’immagine catturata nella mia terra e offerta a chiunque desideri immergersi nelle sue sfumature. Troverai frammenti d’infanzia vissuta per le strade della Sicilia e lunghi viaggi verso mete lontane. 

Se scegli di aprire questo libro, sappi che entrerai in un luogo molto intimo. Non solo per me. Tutti i siciliani, vicini e lontani conservano gelosamente lo stesso “luogo intimo!” nel loro cuore. È quel luogo che profuma di zagara e panelle fritte, di ricordi che non si cancellano. 




Il volume è disponibile:
- dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it (consegna gratuita a Palermo. Con corriere ovunque). Si può acquistare anche alla mail ibuonicugini@libero.it o al whatsapp 3894697296.
https://www.ibuonicuginieditori.it/shop-online?ecmAdv=true&page=1&search=vuci%2520luntani
Su tutti gli store online.
In libreria presso:
La Feltrinelli libri e musica (Via Cavour e punto vendita Centro Commerciale Conca d'Oro) Libreria Nike (Via Marchese Ugo 56), Libreria Modusvivendi (Via Quintino Sella 79), La Nuova Ipsa (Via dei Leoni 71).

lunedì 16 dicembre 2024

Fiorino d'oro a Pippo Lo Cascio per il volume: L'ombra del re Sole in Sicilia. La guerra civile di Messina 1674-1678 edito I Buoni Cugini

Vince il Fiorino d'oro nel XLI Premio Firenze:

Pippo Lo Cascio
L’OMBRA DEL RE IN SICILIA
La guerra civile di Messina 1674-1678
(I Buoni Cugini Editori - Palermo 2023)

con la seguente motivazione:

Nella seconda metà del ‘600, le condizioni di vita della Sicilia, allora vicereame della monarchia spagnola, divennero sempre più precarie fino a quando nel 1671 iniziò una serie di rivolte popolari. Ottenuto il sostegno della Francia di Luigi XIV, il Re Sole, grazie all’intervento delle truppe francesi le autorità spagnole furono espulse dalla città nel 1674. Messina cadde allora sotto il dominio francese, ma con la pace di Nimega del settembre 1678 essa tornò di nuovo sotto il governo spagnolo. Nel quadriennio in cui nella città si alternarono le potenze straniere, scoppiarono vendette fratricide tra chi aveva sostenuto gli spagnoli o i francesi, mentre il popolo continuava a soffrire la fame. 

L’opera di Pippo Lo Cascio è la prima ricostruzione completa, fondata sulle fonti dell’archivio e sull’analisi della storiografia specialistica, del contesto economico, politico e sociale entro il quale maturò, si svolse e si spense la rivolta antispagnola.
Oltre che da numerose illustrazioni dell’epoca, la trattazione è arricchita dalla trascrizione del manoscritto, circa 300 pagine, della Historia delle guerre civili di Messina, scritta da Don Francesco Lo Cascio tra il 1680 e il 1700: cronaca nella quale si coglie appieno la drammaticità degli eventi storici di quegli anni. Con questo libro, cui viene attribuito il Fiorino d’oro, Pippo Lo Cascio corona la sua pregevole serie di studi su eventi cruciali della storia della Sicilia, isola strategica al centro del Mediterraneo, contrastato e tormentato mare, ieri come oggi.


La Giuria del Premio Firenze

 http://www.centrofirenzeuropa.it/pippo-lo-cascio.html

Il volume è disponibile:
dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it (consegna a mezzo corriere in tutta Italia. Puoi ordinare al WhatsApp 3894697296 o alla mail ibuonicugini@libero.it. Consegna gratuita per chi ordina da Palermo.
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La Feltrinelli libri e musica (Via Cavour e punto vendita Centro Commerciale Conca d'Oro), La Nuova Ipsa (Via Leoni 79), Libreria Nike (Via M.se Ugo 56). 

martedì 10 dicembre 2024

Dario Cascio: Vuci luntani. 14 racconti in siciliano. Audiolibro

Ti propongo 14 racconti che, in maniera diversa, narrano di un’Isola piena di meraviglie e contraddizioni, dove Palermo e la Sicilia sono insieme rifugio ed enigma, luce e penombra.
14 storie in siciliano, ma tradotte nel formato cartaceo anche in italiano e in inglese, tutte nello stesso libro.
Storie personali che ho deciso di raccontare e storie inventate di sana pianta, ma con radici profonde nell’Isola a tre punte.
Ogni racconto nasce come una confidenza discreta, un’immagine catturata nella mia terra e offerta a chiunque desideri immergersi nelle sue sfumature. Troverai frammenti d’infanzia vissuta per le strade della Sicilia e lunghi viaggi verso mete lontane.
Se scegli di ascoltare questo libro, sappi che entrerai in un luogo molto intimo.
Non solo per me. Tutti i siciliani, vicini e lontani conservano gelosamente lo stesso “luogo intimo!” nel loro cuore. È quel luogo che profuma di zagara e panelle fritte, di ricordi che non si cancellano.

Dario Cascio - The Sicilian Wanderer
 
Costo audiolibro: € 8,50
Disponibile ai seguenti link:
Streetlib Store 
Google Play
Il narratore
Bookbeat
Kobo plus


Dario Cascio: Vuci luntani. 14 racconti in siciliano 
Narratore: Dario Cascio
Voce femminile nel cunto Ulisse si persi: Emanuela Trovato
Voci di bambini nel cunto Cu vinci abbusca: Cascio Alice e Cascio Lorenzo
Arrangiamento musiche e rumori di fondo: Dario Cascio
Copertina con I.A.: Dario Cascio
Durata: 01:54:09
Dimensione: 157 mb

Formato cartaceo: https://www.ibuonicuginieditori.it/shop-online?ecmAdv=true&page=1&search=vuci%2520luntani