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lunedì 26 febbraio 2024

Un nuovo volume si aggiunge alla collana L'Isola a Tre Punte edita I Buoni Cugini: L'ultimo ottocento palermitano. Storie e ricordi di vita vissuta di Oreste Lo Valvo (Oleandro)

… della vita in Palermo dell’ultimo ottocento, attraverso un insieme di storie e storielle, di scene e di ricordi, riflettenti uomini e cose, si sono sommariamente rievocati i costumi, gli usi, i sentimenti, anzi, e vieppiù, per meglio dire, l’anima del tempo.

Con queste parole Oreste Lo Valvo termina la sua fatica letteraria dove con dotta semplicità, a tratti umoristica, descrive la vita palermitana di fine XIX secolo, e lo fa non senza una vena di polemica e nostalgia per quei tempi passati, avendo intuito la nascita di quella “società dei consumi” che identificherà il nostro secolo. Tutto questo l’autore lo intuisce e con semplicità lo scrive nel 1937, discutendo dell’avanzata del progresso. E così il lettore conoscerà i vecchi rioni scomparsi di Palermo come quelli della Conceria e di San Giuliano, o di quelli profondamente trasformati come Lattarini e l’Olivuzza, il quale nell’epoca d’oro di una città liberty arrivò ad ospitare la corte imperiale russa con in testa lo zar Nicolò I e l’imperatrice Alessandra. E poi ancora la vita privata dei palermitani: la casa, la famiglia, il fidanzamento, l’acchianata, ‘a liccata, u matrimoniu, i donninari, i suca semula o spennacardiddi, i menzu aranciu e tanto altro come le feste, i stiddi, l’astrachi e i palluna, le passeggiate in via Libertà e ‘a scinnuta ‘a Marina, i nevole e i biscotti tutto oramai sepolto nel dimenticatoio collettivo. A questo sopravvive il grandioso ricordo dell’Esposizione Nazionale del 1891-92 che segna la vetta più alta del progresso civile di Palermo con tutta l’Isola e lo spettacolo imponente e insuperabile del VI centenario del Vespro siciliano.

Pagine 258 - Prezzo di copertina € 22,00
L'opera è la fedele trascrizione del volume originale pubblicato con le Industrie Riunite Siciliane nel 1937. 
In copertina: Esedra del giardino di Villa Giulia. 
Olio su tela di Umberto Coda.
Disponibile:
Dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it (sconto 15% - consegna a mezzo corriere in tutta Italia)
Su tutti gli store di vendita online e in libreria presso:
La Feltrinelli libri e musica (Via Cavour e punto vendita centro commerciale Conca d'Oro), La Nuova Bancarella (Via Cavour), Libreria La Vardera (Via N. Turrisi 15), Libreria Nike (Via M.se Ugo 56), Libreria Forense (Via Maqueda 185), Libreria Macajone (Via M.se di Villabianca 102), La Nuova Ipsa (Piazza Leoni 60)

giovedì 15 febbraio 2024

Giulia Petrucci: Giustizia a Palermo. Recensione sul settimanale La Libertà di Reggio Emilia

Il romanzo Giustizia a Palermo (editore I Buoni Cugini, Palermo 2023) l'ultima pubblicazione di Giulia Petrucci, è legato alla morte del vice questore Antonio Cassarà (Ninni per gli amici). 
Cassarà venne ucciso dalla mafia il 6 agosto 1985, davanti alla sua abitazione e sotto gli occhi della moglie Laura. Lo aspettava un commando composto da nove uomini armati di kalashnikov. Una valanga di proiettili investì il Vice Questore e l'agente Roberto Antiochia che l'accompagnava. Si salvò solo un altro agente, Natale Mondo, sospettato poi di essere la “talpa” che aveva tradito il Vice Questore segnalando ai killer il suo arrivo; ma tre anni dopo anche Mondo fu assassinato dalla mafia. 
La morte di Ninni Cassarà era stata preceduta da quella di Beppe Montana, un commissario di polizia assassinato a Porticello il 28 luglio. Ma Cassarà era arrivato a Palermo il 3 giugno 1980, quasi subito dopo l'uccisione del Presidente della Regione Siciliana Piersanti Mattarella. E tutta la sua azione investigativa si era svolta durante anni terribili, caratterizzati dalla guerra di mafia tra “vincenti” e “perdenti” e segnati dalla morte di uomini dello Stato, il Procuratore Gaetano Costa (1980), l'Onorevole Pio La Torre (1982), il Prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa (1982), il Giudice istruttore Rocco Chinnici (1983)… Abbiamo citato i nomi più illustri. In questo contesto Cassarà e Montana avevano svolto le indagini, giungendo a proporre un organigramma della mafia (il “rapporto dei 162”); organigramma che costituisce il primo passo verso il grande processo che si svolgerà a Palermo - grazie a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino - nel 1986 e 1987.
Torno adesso al romanzo di Giulia Petrucci, che è un romanzo, d'accordo, una fiction, il frutto di una invenzione, ma che affonda le radici e riceve le sue motivazioni, dalla Storia. 
In una città devastata dalla morte di un amato Vice Questore, arriva Antonio Lemura, un avvocato che ha appena divorziato e ce perciò ha deciso di lasciare Roma e tornare a Palermo, la città della sua giovinezza. 
Il suo arrivo, però, è segnato da una serie di “delitti eccellenti”. Chi muore, ucciso con una coltellata infallibile in mezzo al petto, è sempre un “notabile”; prima un avvocato, poi un imprenditore, poi un deputato… Si tratta, come Lemura apprende, di personaggi legati alla mafia: è il terzo livello, quello dei mandanti, delle “menti raffinatissime”. E, suo malgrado, Lemura resta coinvolto, giacchè lo coinvolgono due vecchi amici di giovinezza, il professor Sergio Bonanno e il commissario Danilo Rinaldi. Lo coinvolgono anche due donne misteriose: la “matura” Virginia e la giovane Margherita, amate entrambe, sia pure in modi diversi. 
 
Il romanzo di Giulia Petrucci è un giallo, ma certamente non è solo questo: è un atto d'amore (anzi un canto d'amore) per la città di Palermo: una città ferita, martoriata, violentata; una città in cui la verità ha un doppio volto e la giustizia, sempre elusa, giunge a soluzioni estreme.
E' giusta la violenza, è legittimato l'omicidio se la vittima è un violento, un omicida?
Questa è la domanda a cui il lettore è chiamato a rispondere. 
(A.P.)

Giulia Petrucci: Giustizia a Palermo. Romanzo ambientato nella Palermo degli anni '80. 
Pagine 159 - Prezzo di copertina € 16,00
In copertina: Dolcezza tra le spine di Natale Petrucci. 
Disponibile: 
Dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it (consegna a mezzo corriere in tutta Italia)
Su tutti gli store di vendita online e in libreria presso:
La Feltrinelli libri e musica (Via Cavour e punto vendita centro commerciale Via Cavour), La Nuova Bancarella (Via Cavour), Libreria La Vardera (Via N. Turrisi 15), Libreria Nike (Via M.se Ugo 56), Libreria Forense (Via Maqueda 185), Libreria Macajone (Via M.se di Villabianca 102), La Nuova Ipsa (Piazza Leoni 60)


martedì 6 febbraio 2024

Mercoledì 07/02/2024 alle ore 18:30 al Bar Pickwick presentazione del libro: Barricate a Palermo. La rivolta ibrida del Sette e Mezzo di Santo Lombino e Domenico Michelon

Mercoledì 07 febbraio, alle ore 18:30 presso il bar Pickwick in via Alessandro Paternostro 49/51 a Palermo, si presenta il libro:
Barricate a Palermo. La rivolta ibrida del Sette e Mezzo 
di Santo Lombino e Domenico Michelon.
Dialogherà con gli autori Fabio Pellitteri.
I Buoni Cugini editori.

Il volume si compone di quattro parti. La prima ripercorre le vicende politiche in Sicilia dal plebiscito del 1860 in poi, esamina le cause prossime e remote del malcontento popolare, l'atteggiamento delle classi dirigenti nazionali nei confronti dell'Isola, le forze e i gruppi politici attivi a Palermo e provincia in quegli anni, i giudizi che della sommossa diedero gli organi di stampa. gli esponenti governativi e i testimoni dell'epoca. La seconda parte consente al lettore di seguire giorno per giorno, a volte ora per ora, lo svolgersi della sollevazione popolare e la reazione delle autorità politiche, militari, amministrative, non solo nel capoluogo ma anche nei centri della provincia di Palermo. La terza parte presenta le biografie dei principali personaggi che prepararono e agirono durante e dopo l'insurrezione. La quarta e ultima parte è un'ampia guida ragionata ai luoghi del "Sette e Mezzo", alle strade e alle piazze che furono teatro degli scontri con i fucili o all'arma bianca, ai palazzi, alle prigioni e agli edifici privati o pubblici assaliti dagli insorti. Di questi ultimi sono seguite le vicende urbanistiche e architettoniche precedenti alla rivolta e quelle verificatesi nel corso del secolo e mezzo che va "dalla settimana della repubblica e di anarchia" ai giorni nostri.


giovedì 1 febbraio 2024

Filippo La Torre: Gli odori di una città non profumano... Tratto da: La primavera della strummula. Romanzo.

Appena la mamma ed io entrammo, la suora portinaia esclamò:
«Che bel bambino!» ma io ero lacrima senza sangue, sterile e senza vita.
Alla mia sinistra, accanto a una Madonna dal manto celeste, vidi enormi scaloni di marmo di colore grigio scuro, quasi ardesia, che a torciglione salivano sempre più in alto. Questo lo ricordo benissimo perché mi trasmise una sensazione di freddo, così intensa da farmi asciugare il sudore perlato sulla fronte. Non avvertii più il calore dello scirocco sulla mia pelle. Soltanto per brevi istanti quegli scaloni mi sembrarono tante balate di marmo, come quella che aveva addosso nonna Angela al cimitero. Furono pensieri di morte che cessarono subito. La stanza in cui ci trovavamo non aveva odori, proprio come il sapone inerte e molle con cui la mamma lavava i nostri panni. O forse i profumi c’erano ma non li percepivo. L’aria era così diversa da quella di Villa Nave!...
«Gli odori di una città non profumano» – pensai. 
La suora, incrociando le mani al petto, piegò la testa da un lato e mi sorrise. Un sorriso di bambina ancora ingenua che però sapeva di ripetuta formalità, così come la carezza sui miei capelli. Mi chiese:
«Come ti chiami?»
«Filippo, comu u nonnu Filippo!»
Così risposi, evidenziando nel tono rauco e volutamente basso, il mio orgoglio e l’indisponibilità al dialogo. Volevo dare l’impressione alla mamma di essere sicuro di me stesso, un ometto, come diceva lei, e non un bambino di appena sei anni. La suora ci fece accomodare in una stanza disadorna. Una parete era arricchita da un enorme quadro raffigurante un signore barbuto. I suoi capelli erano lunghi e fluenti, appoggiati sulle spalle. Stringeva tra le braccia un bambino così paffuto da sembrare pompato. Era S. Giuseppe con il bambinello e quell’immagine la conoscevo abbastanza bene. Nonno Filippo aveva un quadro simile nella stanza da letto e io di bambini pasciuti, a Villa Nave non ne conoscevo. Appoggiate alle altre pareti smorte di bianco stavano solo sei sedie, due per ogni lato, a farsi solitaria compagnia. Al centro della stanza un cono di luce proveniente da un lucernario, illuminava il pavimento nudo. Non c’era nemmeno un tavolo. Appesi alle pareti, al posto delle finestre, dei quadri scuri con ritratti di suore. Nessuna delle religiose si mostrava sorridente, anzi le loro labbra, strette e senza colore, le facevano apparire abbastanza incazzate. Mi sedetti accanto alla porta. Anche se socchiusa, lasciava scorgere uno scorcio dell’ampia scalinata di cui non vedevo la fine. Saliva su in alto e ricordo che la sua forma, sinuosa e agile, somigliava all’ala aperta di un gabbiano in volo. Abbassai la testa per osservare le mie scarpe di pelle lucida. Anche i miei occhi erano lucidi, ma non traboccanti. Poi, sentii rumore di passi. Incuriosito, rialzai la testa. Un’altra suora scendeva dalla scalinata. Sembrava volasse in alto, anche se veniva da noi che eravamo in basso. Non si scorgeva il movimento veloce dei piedi perché la tonaca, molto lunga, strusciava fino a lambire il pavimento. Rimasi colpito da quella semplice eleganza. Il colore del suo volto era simile alla bianca ceramica della dama con orologio e colombe, che il nonno Filippo aveva portato dall’America, come se vi fosse stesa farina o polvere di gesso. Desiderai accarezzarle il viso per sentire la setosità della sua pelle. A ogni passo la tonaca ondeggiava mollemente, una volta a destra e una volta a sinistra, trascinata da una musica silenziosa e da fianchi piuttosto larghi. Scomparve all’improvviso, insieme agli ultimi scalini. Di botto abbassai la testa. Me la sentivo vuota e leggera, e gli occhi mi pesavano. 


Filippo La Torre: La primavera della strummula. Romanzo. 
Pagine 270 - Prezzo di copertina € 22,00
Sconto del 15% se acquistato online al sito www.ibuonicuginieditori.it (consegna a mezzo corriere in tutta Italia)
Disponibile su tutti gli store online (anche in e-book) e in libreria presso:
La Feltrinelli libri e musica (Via Cavour e punto vendita centro commerciale Conca d'Oro), Libreria Nike (Via Marchese Ugo 56), Libreria Macaione (Via Marchese di Villabianca 102) La Nuova Bancarella (Via Cavour), Libreria La Vardera (Via N. Turrisi 15).

Giulia Petrucci: Adesso ero veramente a casa... Tratto da: Giustizia a Palermo. Romanzo.

Lasciai che quella sensazione esplodesse dentro di me, che mi pervadesse interamente come una musica.
Dapprima mi incamminai verso piazza Verdi, dove troneggia con la sua mole scura e pesante il Teatro Massimo. Mi fermai a comprare un pacchetto di sigarette in uno dei due chioschi quasi gemelli, dalle strutture portanti in ferro battuto, secondo uno stile tipico del periodo Liberty, che sorgono di fronte all’ingresso principale del Teatro, semi-nascosti da alberi caratteristici di quella zona della città, ai quali i potatori danno ogni primavera una forma assurda, quadrata, privandoli del loro aspetto tipico.
Non avevo sete, ma chiesi un latte di mandorla perché ricordavo che lì era particolarmente buono: il suo sapore mi deluse. Mi sembrò troppo dolce e stucchevole e mi resi conto di non essere più abituato a sapori così intensi.
Per un attimo ebbi il timore di sentirmi uno straniero nella mia stessa città, ma presto lo superai: il mio palato avrebbe ripreso presto l’abitudine all’intensità dei sapori e la mia anima al gusto denso della vita palermitana. Quindi mi aggirai tra i vasi di fiori dei due fiorai rivali che, da quando mi era possibile ricordare, avevano sempre venduto la loro merce profumata proprio lì, nella pensilina davanti al teatro. Ricordai che mia madre, in certe ricorrenze, comprava grandi mazzi di fiori per la nonna che abitava poco lontano da lì, rivolgendosi sempre e soltanto a uno dei due, mai indifferentemente all’uno e all’altro: e io non ne ho mai saputo il perché. Un fatto, credo, di simpatia, che diventò poi tradizione.
Comprai un mazzetto di fiori, dei più semplici e più colorati, pensando che avrebbero rallegrato un po’ il mio appartamento. Naturalmente li chiesi al fioraio cui si era sempre rivolta mia madre, senza farci caso, proseguendo così anch’io inconsapevolmente nella tradizione.
Poi tornai sui miei passi, stavolta dirigendomi verso l’altra piazza che congiunge la via Ruggiero Settimo alla prima, cioè verso piazza del Politeama, il secondo teatro di Palermo.
Camminai tra negozi che conoscevo meravigliandomi intanto dei nuovi, le cui eleganti vetrine nulla avevano da invidiare a quelle del centro di Roma. Era sempre la stessa via, eppure sottilmente diversa.
Così come tutta la città, in apparenza sembrava sempre la stessa, eppure era profondamente cambiata.
Negli anni della mia assenza, era diventata la Palermo dei guadagni facili, delle fortune improvvise e dei traffici meno leciti. Un’aria che cambiava un bel po’ il volto della città.
Ero arrivato alla fine di via Ruggiero Settimo, là dove sbocca in piazza del Politeama, e stavo entrando nel grande bar all’angolo, fornito anche di una ben nota rosticceria, per comprare qualcosa di pronto per il mio pranzo solitario, allorché una voce mi chiamò.
- Antonio... Antonio Lemura...
Mentre mi giravo per capire chi fosse, pensai che era proprio impossibile non incontrare qualche conoscente, passeggiando per via Ruggiero Settimo...
Riconobbi quasi subito Sergio Bonanno, antico compagno di scuola, che gli anni avevano ben poco cambiato. I soliti occhiali di tartaruga, l’aria da ragazzo invecchiato troppo in fretta, i capelli arruffati come sempre...



Giulia Petrucci: Giustizia a Palermo. Romanzo.
Prezzo di copertina € 16,00
In copertina: Dolcezza tra le spine di Natale Petrucci.
Disponibile:
Dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it (consegna a mezzo corriere in tutta Italia)
Disponibile su tutti gli store online e in libreria presso:
La Feltrinelli libri e musica (Via Cavour e punto vendita Centro commerciale Conca d'Oro), Libreria La Vardera (Via N. Turrisi 15), Libreria Nike (Via M.se Ugo 56), Libreria Macaione (Via M.se di Villabianca 102), Libreria Forense (Via Maqueda 185).