Chi transita a Palermo in piazza Castelnuovo si trova davanti la meraviglia del Politeama e la statua di un signore che nessuno sa chi sia. Eppure la piazza porta il suo nome, Carlo Cottone, principe di Castelnuovo, vissuto tra il 1823 e il 1879. Non uno qualunque. Politico italiano, di fede liberale fu un oppositore al regime dei Borbone, fu deportato a Favignana e successivamente graziato per intercessione del governo inglese. Rientrato a Palermo, occupò la carica di ministro delle Finanze. Nel 1812 riuscì a far approvare dal Parlamento Siciliano la Carta Costituzionale che, oltre alla separazione dei poteri, conteneva la libertà di stampa e l'abolizione del feudalesimo.
A tracciarne il profilo fu un altro siciliano di fama: Isidoro La Lumia, fra i più grandi storici dell'epoca. Quel suo libretto è stato ripubblicato dai tipi de "I Buoni Cugini editori" (pagine 104, 15 euro). Una chicca che contiene anche una piacevole prefazione dello storico Lino Buscemi.
Isidoro La Lumia: Carlo Cottone, principe di Castelnuovo.
Pagine 102 - Prezzo di copertina € 15,00
In appendice: Articoli fondamentali della Costituzione Siciliana del 1812. Introduzione di Lino Buscemi.
Disponibile dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it (consegna a mezzo corriere in tutta Italia)
Disponibile su tutti gli store di vendita online e in libreria.
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