Tutti i volumi sono disponibili: dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it (consegna a mezzo corriere in tutta Italia), su tutti gli store di vendita online e in libreria. Gli e-book sono disponibili su streetlib store e tutte le piattaforme online.

martedì 23 agosto 2022

Giulia e Antonio Petrucci: L'estate dei microbi. Accadde a Romagnolo. Recensione su "La Libertà" di Reggio Emilia

 

UN ROMANZO PER "L'ESTATE" 

L’Estate dei microbi. Accadde a Romagnolo potrebbe essere il “caso letterario” dell’anno. Scritto cinquanta anni fa da Giulia e Antonio Petrucci, sorella e fratello, poco più che ventenni, è stato scoperto da Anna Squatrito e pubblicato dalla casa editrice I Buoni Cugini di Palermo nel maggio del 2022, rivelandosi un romanzo quasi profetico e di grande attualità. Naturalmente un romanzo non è un saggio storico, che ha l’obbligo di portare prove e testimoni a sostegno delle sue tesi. Il romanzo se ci dice una verità storica, lo fa indirettamente, attraverso una verità immaginata. È il caso de L’estate dei microbi.
 
LA STORIA 
 
Siamo verso la metà degli anni Sessanta.
In una città che si chiama Palermo (e forse è davvero Palermo) all’inizio dell’estate succede una cosa sconcertante: l’Ente Sanitario Provinciale (ESP) annuncia che il mare risulta inquinato e la questura blocca le licenze di balneazione. I proprietari degli stabilimenti balneari, sorpresi all’inizio della stagione, entrano in agitazione e uno di essi, Guglielmo Guiscardi – un ingegnere che ha rinunciato alla professione per dedicarsi alla balneazione – passa al contrattacco. Rifatte le analisi, il mare risulta “pulito” e si fa sempre più evidente la volontà dell’ESP di porsi al servizio di un potente imprenditore che vuole cancellare gli stabilimenti balneari per costruire un nuovo quartiere.
Giunge intanto da Milano, dove si è trasferito anni prima, il fratello di Guglielmo, Enzo Guiscardi, professore di filosofia. E la storia si allarga: la battaglia per il mare diventa una battaglia contro la corruzione che sta soffocando la città.
L’estate dei microbi è costruito come un giallo, e non potrà non piacere a chi ama il genere, ma certo è molto di più: è la storia di una famiglia sullo sfondo della storia di una città.
 
I PERSONAGGI
 
A nostro parere il personaggio principale del romanzo è il professore Enzo Guiscardi e la storia è principalmente la storia del suo rimorso per avere lasciata Palermo. Sarà lui, del resto, a concludere la vicenda in un drammatico colloquio con l’onorevole Bacilieri, l’uomo politico (quasi) manovrato dalla mafia.
Intorno al professore, però, e all’ingegnere Guglielmo Guiscardi, gravitano tanti personaggi “minori” (ma definirli così è fare un torto agli autori): dall’avvocato che ha rinunciato alla carriera politica per non scendere a compromessi all’onorevole che, invece, ha accettato di venire a patti con la mafia; dall’uomo vestito di bianco, l’imprenditore potente, che è simbolo di ogni potere occulto, al giornalista che cede alla tentazione di fare carriera rinunciando ai suoi ideali; da Roberto Guiscardi, il giovane sognatore, fedele alle tradizioni familiari, al fratello Corrado, che quelle tradizioni rifiuta quasi fino all’ultimo.
Ma non dobbiamo dimenticare i personaggi femminili: tre donne, che in fondo si somigliano, malgrado le differenze di età e di condizioni: la prima è Carmela, che vive accanto a Guglielmo Guiscardi senza avergli mai confessato il suo amore (e senza che lui lo capisca; per singolare, maschile incapacità di capire); la seconda è Agnese, che ha atteso per anni di darsi al professore… La terza donna è Patrizia, la ragazza che sogna il matrimonio con uno dei due giovani fratelli, Roberto e Corrado... Patrizia è la ragazza che Corrado seduce senza amarla; ma diventa il simbolo di un’estate lontana: il simbolo della giovinezza che passa con i suoi sogni.


Giulia e Antonio Petrucci: L'estate dei microbi. Accadde a Romagnolo. 
Pagine 256 - Prezzo di copertina € 22,00
Disponibile dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it (consegna a mezzo corriere in tutta Italia)
Disponibile su Amazon, Ibs, La Feltrinelli.it e tutti gli store on line.
In libreria presso La Feltrinelli libri e musica e nelle migliori librerie di Palermo. 

martedì 2 agosto 2022

Giambi Leone: L'occhio magico e la ricerca della sintonia... Tratto da: Radice di un fluire. Racconti

Certi suoni restano dentro, sono familiari, fanno parte di noi, della nostra essenza. Non solo i primi che abbiamo sentiti appena nati, ma anche quelli che il nostro cervello ha riconosciuto e scelto tra una moltitudine infinita di possibilità. Alcuni ci fanno stare bene, ci mettono di buon umore, altri provocano inquietudine, angoscia, altri ancora ci terrorizzano.
Mai rimarrò indifferente al rumore degli scalmi su cui battono remi per poi fendere il mare, o a quello di una barca in legno che esce dal porticciolo col suo assordante entrobordo. Mai confonderò il suono di una lambretta con quello di una vespa, riconoscerò sempre il rumore di una bicilindrica o quello di una fiat 500. 
Autunno. In paese pochi rumori riempivano l’aria, pochissime le auto, e le strane grida dei banditori coloravano l’aria. “Haiulimiuuuuna”. “Ovaaaa, uova fresche di campagna”. “Chi su beddiiiiii, satanu satanuuuu. Ammarovivooooo”.  Musica! E poi le navi che salutavano il paese e avvertivano gli altri natanti di aver mollato gli ormeggi. Sentita la sirena correvo per le scale, veloce più che potevo, su fino alla terrazza. Una vinacciera aveva tirato a bordo l’ancora e stava per lasciare il porto. Fresca, dopo l’alba, la brezza di mare accompagnava i suoni su per le strade del paesino, era poesia. La risacca del mare, il borbottio dei Farymann monocilindrici e l’odore delle alghe si mescolavano al fumo dei panifici, a quello del mosto, ai vapori di caffettiere e pentole, e tutto era così ovattato e protettivo. 
Ogni tanto andavo con il nonno in un magazzinetto alla Marina, dove teneva le reti da pesca e le nasse. Subito si metteva a rammendare i buchi o a sciogliere i piombi e io mi addormentavo sopra una montagnetta di reti. Altre volte, quando doveva costruire una nuova nassa o c’era cattivo tempo, rimanevamo a casa, in garage.    
Lui intrecciava i giunchi e io giocavo con i sugheri colorati delle reti da pesca. Da tempo avevo notato una spessa e polverosa coperta grigia che nascondeva qualcosa. La curiosità era tanta, ma solo quel giorno mi decisi a chiedere cosa ci fosse sotto. Il nonno aveva già chiuso la porta e spento la luce. Senza dire nulla, nella penombra tolse la coperta. Comparve uno strano mobile con un vetro scuro pieno di scritte. Lo ruotò, tirò fuori una spina, la inserì nella presa e mentre ero concentrato a guardare attraverso i buchetti della parte posteriore, all’improvviso il fuoco imprigionato in una serie di cilindri di vetro illuminò l’interno della scatola. Ebbi un tremito, palpebre dilatate e bocca aperta, iniziai a sentire voci che si sovrapponevano, rapide, aggrovigliate e confuse provenienti dal mobile...


Giambi Leone: Radice di un fluire. Tre stagioni, quarantuno racconti, uno specchio su cui riflettersi, il sali e scendi da una macchina del tempo per rivivere, sniffare, odorare, sentire sulla pelle e nell’anima, umori relegati nei meandri dell’oblio...
Pagine 228. Prezzo di copertina € 20,00
Disponibile dal catalogo prodotti della casa editrice al sito ibuonicuginieditori.it (consegna a mezzo corriere in tutta Italia)
Disponibile su Amazon Prime, Ibs, La Feltrinelli.it e tutti gli store online.
In libreria presso: La Feltrinelli libri e musica (Via Cavour)

Giambi Leone: A mille ce n'è... Tratto da: Radice di un fluire. Racconti.

Le vite si accatastano una sull’altra, tanti Io che si alternano dentro una vita, in un loro spazio tempo ben delimitato, e solo se li lasciamo andare, solo se gli diamo una dolce morte, vivranno liberi nel flusso infinito delle esistenze. Ma capita che tornano, invadono i nostri sensi, e fanno male, inconsapevoli, infliggono dolore e spariscono. 
E allora tornano alla mia memoria una stanza lunga, un vecchio armadio, la macchina da cucire Singer, il letto della nonna Carla e il giradischi Lesa a valigia, che, insieme alla radio di legno con l’occhio magico abbandonata in garage, erano gli unici segni di quel che fu il negozio del nonno Ernesto. Cammino in una lava di pensieri, pressioni psicologiche e decisioni da prendere, mi muovo come Nureyev s’un terreno neuronale disseminato di ordigni antiuomo camuffati da uova pronte a esplodere. Poi entra in funzione la cinghia un po’ allentata, tende l’ingranaggio del giradischi, la puntina scende lenta sulla traccia e comincia solcare il vinile come un surfista s’una tavola, e sfrigolando inizia la poesia: A mille ce n’è in questo cuore di storie da narrar... il tempo si ferma, freno, al bordo della strada spengo il motore. Me lo voglio godere quel ricordo, quell’Io seppellito troppo velocemente, archiviato tra le macerie di un mondo troppo reale per essere vissuto, un reale senza magia, inquinato da anime corrotte, fragili, riluttanti, vomitate. Così, sulle punte delle scarpe, apro la porta a vetri satinati, ed entro in quella stanza. La osservo, ne annuso gli odori, sento i suoi battiti, la vita ovattata che pulsa e il prurito delle gambette sul tappeto di lana con le frange tutt’intorno. 
Dovevano essere i giorni che precedono il Natale, perché si colorava di palline di zucchero e sapeva di dolci di mandorle e fichi, e legna, pasta fresca e salsiccia attaccata con i fili di curina appesa ad asciugare a cavallo della canna sospesa tra il comodino e lo schienale della sedia imbottita, damascata.  Sì, A mille ce n’è in questo cuore di storie da narrar... ma a chi? A chi può interessare il ricordo del rumore ticchettante di una busa che picchia frenetica sull’asse di legno sotto i movimenti rapidi delle mani sapienti di una nonna che sfila maccheroni?  A chi può interessare il pezzetto di esistenza sbiadito di un bimbo fattosi adulto e ritornato bimbo per riviverlo? Un cuore, mille storie, cuori, infinite storie... storie, storie da narrare, vite da condividere, da comprendere o da buttare in un cesso esperienziale, ricordi da suicidare, ormai distanti e inutili, dannosi, incompiuti e riluttanti...

Giambi Leone: Radice di un fluire. Racconti. 
Pagine 228 - Prezzo di copertina € 20,00
Disponibile dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it (consegna a mezzo corriere in tutta Italia)
Disponibile su Amazon Prime, Ibs, La Feltrinelli e tutti gli store online.
In libreria presso La Feltrinelli libri e musica (Via Cavour, Palermo)