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mercoledì 10 ottobre 2018

Dal racconto "La brezza del mare" di Piergiorgio Pulixi - Tratto da: Delitti al Thriller Café

L’Alfa Romeo 75 Turbo rossa inchiodò davanti al Blue Belle. Tre degli uomini a bordo si calarono i passamontagna e scesero imbracciando i fucili a pompa Remington. L’autista rimase al volante, il motore acceso, gli occhi guizzanti in cerca di volanti o auto di altre bande. Posata sulle gambe, una mitraglietta Skorpion che ballava al ritmo delle ginocchia tremanti. La fronte sudata per la tensione e la corsa sfrenata attraverso la città. Paura di essere arrivati troppo tardi. Terrore delle conseguenze. Consapevolezza che gli sbirri sarebbero giunti presto sul posto. Ansia totale.
Alla vista degli uomini armati, la folla di curiosi che si era assiepata davanti al night si disperse con urla di paura. Una delle ragazze crollò a terra. Gli altri la calpestarono nella fuga.
«Prendi tempo» ordinò Dominique Costa a René Nigro, indicando la giovane.
Nigro afferrò la ragazza per la coda di capelli castani e la tirò in piedi di peso. Le puntò la canna del fucile sotto il mento, tirandole la testa all’indietro.
«Rimani qui. Noi entriamo» disse Costa.
Nigro annuì, tenendo in ostaggio la donna e gridando ai curiosi di allontanarsi.
Il marciapiede brillava dei riflessi elettrici dei frammenti della vetrina sfondata. Prima di entrare nel locale, Dominique e Pascal Mariani scorsero il sangue che impregnava l’ingresso.
Era troppo tardi.
Contarono sei cadaveri. I corpi squarciati da proiettili di grosso calibro. Le luci stroboscopiche rendevano quello spettacolo di morte ancora più spettrale. Sangue dappertutto. Sedie e tavoli rivoltati. Bossoli per terra. Dovevano aver sparato ad altezza d’uomo, dedusse Dominique osservando i buchi alle pareti.
Con le armi puntate innanzi a loro, Costa e Mariani corsero verso la pista da ballo, imbattendosi in un altro corpo.
Sette. Una donna. Bionda.
“Ti prego, dimmi che non è lei” pensò Dominique.
Lei, la persona per cui erano stati chiamati.
Lei, l’unica sua ragione di vita.
I capelli erano impiastricciati di sangue. Un colpo alla nuca. Un’esecuzione. Cadendo a terra, la minigonna le si era sollevata. Costa non poté fare a meno di notare le mutandine di pizzo viola.
“Sta’ calmo” si disse. “Potrebbe non essere lei”.
«Voltala» ordinò a Mariani.
Pascal posò il fucile a terra. Afferrò il cadavere della ragazza per le braccia e la girò.
Lei, Giulia Buscemi, bellissima anche nella pornografia della morte.
La posò a terra con la massima delicatezza. Gli occhi già lucidi. Scariche elettriche che parevano sconquassargli le viscere. Ciò che avevano temuto più di ogni altra cosa si era concretizzato innanzi a loro.
Pascal trasse un respiro profondo, poi biascicò: «Portiamola via da qui». 




AA.VV: Delitti al Thriller Café. L'antologia dei racconti premiati e segnalati del 1° premio letterario organizzato da Giuseppe Pastore, anima di Thrillercafè. Con le illustrazioni di Niccolò Pizzorno e Nicola Ballarini.
Disponibile in libreria e in tutti i siti di vendita online. 
Sconto del 20% se acquistato dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it

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