Tutti i volumi sono disponibili: dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it (consegna a mezzo corriere in tutta Italia), su tutti gli store di vendita online e in libreria. Gli e-book sono disponibili su streetlib store e tutte le piattaforme online.

mercoledì 10 ottobre 2018

Dal racconto Off di Luana Troncanetti vincitrice del concorso Delitti al Thriller Café

Claudio prova a sollevare la testa dal petto, non ci riesce. Crocifisso al muro per le braccia, le catene gli lasciano pochi centimetri di movimento. Il terrore del buio è la sua unica compagnia nella notte. Di giorno, il chiarore filtra da un lucernaio. Una fessura concede poca aria, si trascina dietro il profumo del rincospermo. Nauseante, la casa ne è circondata.
Tira su col naso, il moccio si mescola al sangue rappreso. Lo ammorbidisce, il gusto ferroso passa dalle narici dritto in gola. Il bruciore fra le gambe è insopportabile, urina e feci gli mangiano la pelle.
Apre un varco fra le ciglia, scopre il vuoto sul pollice della mano destra. L’argento del suo anello è scomparso, quella mente malata deve averglielo sfilato mentre era svenuto. Maledetto il giorno in cui le ho messo gli occhi addosso! - pensa - Neppure una scopata ci ho guadagnato. Avrei dovuto piegarla a novanta gradi, altro che farle il baciamano. 
Scoppia a piangere, Claudio. Un topo beve le sue lacrime.


«Vai da sola, tesoro. Stasera no. Proprio non ho voglia.»
Troppe voglie erano assenti in suo marito, da tanto di quel tempo che aveva ormai smarrito il conto. Non poteva biasimarlo: di mescolarsi alle solite facce, quella sera, non aveva alcun desiderio neppure lei. Gli scambi di convenevoli, gli ipocriti “Ma non ti passa un giorno che sia uno!”, le coltellate alle spalle subito virate in un “Ma che piacere vederti!”, quando l’assente di turno sbucava dalla folla di schiene tutte uguali. I drink sofisticati senza sapore, il food finger che non colma pancia o solitudine, le paillette sui miniabiti per vestire di luce il nulla, i braccialetti da teenager al polso di chi non si rassegnava ad avere troppi anni per...
Locuzione caustica. Incompleta, eppure a Miriam diceva tutto da un bel po’. Troppi anni per portare i capelli lunghi. Troppi anni per indossare i jeans, i top sbracciati. Troppi per ridere di gola, per bagnarsi in mare a mezzanotte, troppi per i brividi sulla pelle, troppi per sognare. Troppi.
I cinquant’anni di Miriam, invece, ridevano forte e portavano i capelli oltre le spalle. Ondulati, aveva iniziato a farli ricrescere dopo secoli di nuca rasata. I jeans le stavano d’incanto come i top: punto vita e seni reggevano ancora il confronto con le trentenni. Quell’ancora, a volte, la uccideva. Era lo spartiacque fra la gioventù e il baratro della vecchiaia. Restava in bilico, indecisa se incollarsi al ciglio del burrone o trovare il coraggio di saltare giù...



AA.VV: Delitti al Thriller Café: l'antologia dei racconti premiati e segnalati del 1° premio letterario organizzato da Giuseppe Pastore, anima di Thrillercafè. Con le illustrazioni di Niccolò Pizzorno e Nicola Ballarini. 
Prefazione di Romano De Marco
Prezzo di copertina € 20,00 - Disponibile in libreria e in tutti i siti di vendita online. 
Sconto del 20% se acquistato dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it 
Nella foto disegno di Niccolò Pizzorno

Dal racconto "La brezza del mare" di Piergiorgio Pulixi - Tratto da: Delitti al Thriller Café

L’Alfa Romeo 75 Turbo rossa inchiodò davanti al Blue Belle. Tre degli uomini a bordo si calarono i passamontagna e scesero imbracciando i fucili a pompa Remington. L’autista rimase al volante, il motore acceso, gli occhi guizzanti in cerca di volanti o auto di altre bande. Posata sulle gambe, una mitraglietta Skorpion che ballava al ritmo delle ginocchia tremanti. La fronte sudata per la tensione e la corsa sfrenata attraverso la città. Paura di essere arrivati troppo tardi. Terrore delle conseguenze. Consapevolezza che gli sbirri sarebbero giunti presto sul posto. Ansia totale.
Alla vista degli uomini armati, la folla di curiosi che si era assiepata davanti al night si disperse con urla di paura. Una delle ragazze crollò a terra. Gli altri la calpestarono nella fuga.
«Prendi tempo» ordinò Dominique Costa a René Nigro, indicando la giovane.
Nigro afferrò la ragazza per la coda di capelli castani e la tirò in piedi di peso. Le puntò la canna del fucile sotto il mento, tirandole la testa all’indietro.
«Rimani qui. Noi entriamo» disse Costa.
Nigro annuì, tenendo in ostaggio la donna e gridando ai curiosi di allontanarsi.
Il marciapiede brillava dei riflessi elettrici dei frammenti della vetrina sfondata. Prima di entrare nel locale, Dominique e Pascal Mariani scorsero il sangue che impregnava l’ingresso.
Era troppo tardi.
Contarono sei cadaveri. I corpi squarciati da proiettili di grosso calibro. Le luci stroboscopiche rendevano quello spettacolo di morte ancora più spettrale. Sangue dappertutto. Sedie e tavoli rivoltati. Bossoli per terra. Dovevano aver sparato ad altezza d’uomo, dedusse Dominique osservando i buchi alle pareti.
Con le armi puntate innanzi a loro, Costa e Mariani corsero verso la pista da ballo, imbattendosi in un altro corpo.
Sette. Una donna. Bionda.
“Ti prego, dimmi che non è lei” pensò Dominique.
Lei, la persona per cui erano stati chiamati.
Lei, l’unica sua ragione di vita.
I capelli erano impiastricciati di sangue. Un colpo alla nuca. Un’esecuzione. Cadendo a terra, la minigonna le si era sollevata. Costa non poté fare a meno di notare le mutandine di pizzo viola.
“Sta’ calmo” si disse. “Potrebbe non essere lei”.
«Voltala» ordinò a Mariani.
Pascal posò il fucile a terra. Afferrò il cadavere della ragazza per le braccia e la girò.
Lei, Giulia Buscemi, bellissima anche nella pornografia della morte.
La posò a terra con la massima delicatezza. Gli occhi già lucidi. Scariche elettriche che parevano sconquassargli le viscere. Ciò che avevano temuto più di ogni altra cosa si era concretizzato innanzi a loro.
Pascal trasse un respiro profondo, poi biascicò: «Portiamola via da qui». 




AA.VV: Delitti al Thriller Café. L'antologia dei racconti premiati e segnalati del 1° premio letterario organizzato da Giuseppe Pastore, anima di Thrillercafè. Con le illustrazioni di Niccolò Pizzorno e Nicola Ballarini.
Disponibile in libreria e in tutti i siti di vendita online. 
Sconto del 20% se acquistato dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it

Max Deliso: Ho trovato lavoro come pornostar... Breve storia di Rosita e Kaplan.

Ho trovato lavoro come pornostar. Non è stato così difficile, tra l’altro ero anche raccomandato.
L’iter da seguire è semplice, basta presentarsi all’ufficio interinale Men Hard At Work, vicino a via Vittorio Veneto, in centro, entrare, chiedere della signora Amelia, una cinquantenne ex-groupie con le tette rifatte, esibire carta d’identità, codice fiscale, l’ultimo valore delle transaminasi e calarsi i jeans a vita bassa evidenziando il pacco. Preso.
Mi sono messo a piangere, perché lo stipendio è di sessantacinque euro a botta, tasse incluse, anche se devi garantire due performances al giorno per tre settimane al mese.
I pasti sono compresi.
Abbiamo avuto una piccola discussione sul nome d’arte, lei insisteva per Phil Gremese the White Stallion, a me, invece, sarebbe piaciuto, più semplicemente, The Armageddon. Alla fine la cosa è passata in secondo piano, perchè il lavoro del debuttante è diverso da quello dell’attore vero e proprio. Infatti, all’inizio, il tuo ruolo è di contro-pene del protagonista, nel senso che fai tutto il lavoro sporco, quello di spinta, per intenderci, poi arriva, che ne so, Jack Tracy, star della serata, che concede al pubblico l’atto finale e viene inquadrato in faccia nell’istante del rilascio. Solo in un secondo momento, dopo tre anni di corsi tantra intensivi pagati dalla dirigenza della Men Hard At Work, si può aspirare a qualche ruolo da leader in amene produzioni ungheresi a basso costo.
L’allenamento quotidiano della pornostar consiste nell’ascolto ininterrotto di Gimme Shelter degli Stones con mossa pelvica alla Elvis e passo del gallo, la risoluzione di alcuni rebus della settimana enigmistica per aiutare la concentrazione, aerosol alla patta smutandata per donare elasticità e per evitare ulteriori inestetismi. Tra l'altro, esibendo impegnativa a firma del medico di base, era possibile usufruire anche di piscina termale a tre diverse temperature, corso di Social Sex in teleconferenza tenuto dal dottor Furio Jonas Zambelli e agopuntura perianale ungro-finnico facoltativo presso il centro di chiaroveggenza bucolica di Grado Pineta. Una faticaccia.

Max Deliso: Breve storia di Rosita e Kaplan
Pagine 146 - Prezzo di copertina € 14,00
Disponibile in libreria e in tutti i siti di vendita online. 
Sconto del 15% se acquistato dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it