Il Signorino, slargati i
piatti ed i bicchieri ch’eran sulla tavola, e puntandovi su i gomiti, cominciò:
- Conoscete tutti la
strada che da fuori porta di Termini conduce diritta al ponte dell’Ammiraglio,
e precisamente di fronte al così detto Serraglio vecchio. Or bene, ivi esiste
una cuba (casa) ad un sol piano con
tre occhi (balconi) a filari in sulla
via, e due altri, con altrettante lenti
(finestre) sporgenti sur un fiorito
(giardino). Questa cuba è stata presa in affitto giorni or sono da un cardemi (forestiere) che tiene molta grassume (moneta d’oro) per come ho
saputo per azzardo, e poi mi è stato confermato, ed è quegli che fa
propriamente al caso nostro.
A questo annunzio gli
occhi dei nostri ascoltatori schizzavano fuoco, e le fisionomie irragiavansi di
un contento ineffabile, di una gioia estatica, ed ora l’uno ora l’altro
dimenandosi su i loro sedili, intavolavano progetti, anticipavano preveggenze,
e sussurravano alla scammanata, talchè fu d’uopo di tutta la superiorità del
Signorino per farli zittire, e riprendea:
- Bambini che siete:
ecco già al solo annunzio del grassume
che v’imbriacate d’allegrezza, senza darvi pensiero delle conseguenze che il
precipizio d’un affare può originare a noi ed ai fatti nostri. Statemi a
sentire perché vo’ che il sappiate, qualunque negozio spedito e sicuro può alle
volte presentar delle difficoltà, ed è cosa assai saggia, il maturarlo, pria di
mettervi su la mano. Dunque come vi diceva ieri l’altro, avendone
preventivamente avuto notizia, ronzava in quel torno, quando m’imbatto con
Francesco il nostro antico camerata, il bozzuso.
- Ah! ah! Francesco –
interruppe Marco, un altro giovinotto ascoltatore, – Francesco il
guastamestieri, lo stordito.
- Appunto, ma adesso la
bisogna va altrimenti, ed egli non ha parte, per come io mi penso, che
meramente passiva... egli insomma debba farla da dormiente (Dormienti, nel loro linguaggio, sono coloro che si trovano in casa nel momento che si commette il furto). Ma sapete quanto mi è costato trarlo dalla nostra...
lo scimunito si era pentito del passato, l’aria del collegio (carcere) lo avea infiacchito, e volea cambiar vita, e si
era messo agli stipendi del cardemi
nella qualità di curricolo (servidore). Da lui ho saputo quanto può
interessarci, ed eccovi il modo per come io penso ultimare il negozio.
- Ascoltiamo, ascoltiamo....
Il nostro lettore si
sarà ben accorto a quest’ora che i nostri eroi non sono che altrettanti ladri e
mariuoli, ed il loro linguaggio furbesco; non si spaventerà adunque di
quanto siamo per narrare, perché noi non diamo che a debili pennellate
l’abbozzo della vita di questi esseri turbolenti e viziosi, che spesse volte la
società sola, e non l’istinto trascina nel fango e nelle turpitudini – Il resto
del racconto lo dimostrerà. Per ora seguiamone il filo...
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