Tutti i volumi sono disponibili: dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it (consegna a mezzo corriere in tutta Italia), su tutti gli store di vendita online e in libreria. Gli e-book sono disponibili su streetlib store e tutte le piattaforme online.

sabato 12 novembre 2022

E martedì 15 novembre non perdetevi la prossima presentazione dell'inarrestabile Monica Bartolini: Alle loro Eccellenze. Romanzo storico-poliziesco


 

Monica Bartolini: Pomeriggio in giallo (10 nov. 2022) presentazione del romanzo ALLE LORO ECCELLENZE

Sempre una grande soddisfazione per noi editori vedere l'autrice o l'autore che ama il suo libro, e insieme a lui percorre una bella strada. 
Monica Bartolini, la Rossachescrivegialli, di soddisfazioni ce ne dà tante... E la cura del particolare che studia, nel percorso della sua bella strada con il suo ultimo romanzo "Alle loro Eccellenze" (ma lo stesso ha fatto anche con gli altri) esprime l'amore per la sua "creatura" e dà tanto valore al nostro lavoro.
Grazie, cara Buona Cugina. 

ALLE LORO ECCELLENZE. 
Romanzo storico-poliziesco. 

Non c’è luogo e momento storico della storia dell’Italia unita che mi affascini di più se non la Roma di fine XIX secolo. Alla nascita della nuova Capitale del Regno sabaudo, infatti, sono legate circostanze politiche ed economiche di portata epocale per la nostra Nazione, sottese ai grandi mutamenti che la città subì per uniformarla ai canoni urbanistici delle altre capitali europee, vicende che sono narrate nel romanzo con dovizia di particolari storici. Quello, però, rappresenta solo lo sfondo di un’investigazione poliziesca di altri tempi, con procedure antesignane delle moderne tecniche forensi alle quali, invece, ho attinto a piene mani per l’investigazione del Maresciallo (ormai Luogotenente) Piscopo in Per interposta persona. Un esempio su tutti riguarda la salvaguardia dell’integrità della scena del crimine, concetto ai giorni nostri arcinoto, ma mai normato da legge italiana prima del 1865, quando si presentò la stringente necessità di disciplinare l’unificazione di tutto l’apparato amministrativo del neonato Regno, comprese quindi le procedure di Pubblica Sicurezza. L’art. 17, comma 1, Allegato B della c.d. “legge Rattazzi”, disponeva che: “La Forza Armata che proceda a qualunque arresto, od intervenga sul luogo del commesso reato, è specialmente incaricata di sorvegliare a che sino all’intervento dell’Autorità competente non venga alterato lo stato delle cose; si presteranno però frattanto i necessari soccorsi a chi può averne d’uopo.” Ecco perché i due militari che intervengono sulla scena del crimine nei pressi di Porta Pinciana, custodiscono i luoghi nell’attesa che arrivi il Funzionario di Polizia Giudiziaria, come leggerete tra qualche pagina. Immaginare scenari criminali in una Roma completamente trasfigurata rispetto a quella moderna è stata per me una sfida ma, parimenti, un immenso piacere. Mi auguro che valga altrettanto per voi lettori (dalla prefazione dell'autrice).

Il volume è disponibile: 
Dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it
Su tutti gli store di vendita online e nelle migliori librerie. 








mercoledì 2 novembre 2022

Nicolò Perniciaro: La festa dei morti. Tratto da: Arte e dialoghi di viddanarìa a Mezzojuso


Quando eravamo piccolini, il pomeriggio della vigilia della festa dei morti, mamma ci diceva: 
– Picciotti, ṛumani sunnu i morti; nsoccu vuliti ca v’ann’a purtari, ah? ṛicitimillu a mia, ca ci u fazzu sapiri e ṛumani matina l’attruvati.– 
– Mamà, iò vògghiu a pupa ṛi zùccaru, a regina, chî cioccolatti e un cachì – rispondeva mia sorella.
– Iò vògghiu u re chî carameli e un pugnu ṛi ṛiavulicchi; iò u cavaḍḍu cû cavaleri, un cachì e napocu ṛi cioccolattini; iò vògghiu puru u re, però a mia ci â diri ca ci ann’a mèttiri, scanci ṛi carameli, ‘na trizza ṛi ficu e un cachì – chiedevamo rispettivamente io, Nino e Toto. 
Mamma per ognuno di noi preparava uno scatolo con della carta decorata, poi ci rimboccava le coperte e ci dava il bacio della buona notte, dicendo: 
– Però vuatri stanotti ‘un v’at’a sùsiri ṛû lettu, pi nessun mutivu, masinò i morti appena vìṛinu muvimentu, ‘un scìnninu ṛû paraṛisu e ‘un pòrtanu nenti; si pi casu v’at’a sùsiri, mi chiamati; iò sàcciu nsoccu ṛìrici ê morti; mi raccumannu!– 
– ‘Un ti preoccupari, mamà, stamu ntô lettu finu a quannu agghiorna – rispondevamo tutti e quattro. 
L’indomani mattina, appena svegli, il nostro primo pensiero era quello di andare a vedere cosa ci avessero portato i morti; tutti e quattro, prendendo ciascuno il proprio pupo di zùccaru, correvamo dalla mamma: 
– Mamà, miiih, raggiuni avii! i morti ni fìciru attruvari nsoccu t’avìimu ṛittu!–  
I pupi di zùccaro non venivano mangiati subito ed erano conservati dentro la vetrina, dove, a volte, restavano per mesi. L’unico che mangiava quasi subito il suo pupo era Nino, mentre noi li lasciavamo esposti gustandone un pezzetto ogni tanto. 
Nino era molto goloso e, dopo aver mangiato il suo pupo di zùccaro, incominciava, di nascosto, a mangiarsi anche i nostri.
Per non farsi scoprire, era solito incominciare a spizzicare il pupo dalla parte posteriore, puntellandolo con un bicchiere per non farlo cadere e, nel giro di alcuni giorni, mangiava tutto il dietro dei pupi di zùccaro, che continuavano, esteriormente interi, a far bella mostra di sé dentro la vetrina. 
Grande era la delusione mia e di mia sorella quando scoprivamo che ai nostri pupi mancava tutta la parte di dietro. 
Mia madre ogni anno ci ripeteva sempre la stessa cosa: 
– A curpa è puru vostra, ca i lassati finu nt’austu senza mancu talialli; chi vuliti ṛi mia, ah? uvatri ‘un lu canusciti a Ninu, ah? iḍḍu pi tutti sti liccumarii e cosaṛuci va caṛennu; chi fa l’ammazzu ora? chi ci pozzu fari? a curpa è vostra! Vi servi comu nsignamentu; è storia ṛi ognaṛannu e vuatri ci caṛiti sempri; ognaṛannu sempri a stessa stòria; arrivatu a stu puntu, bonu fa!– 
A mano a mano che diventavamo più grandi, andavamo capendo che non erano i morti a portarci i “pupi ṛi zùccaru” e i dolciumi, ma che era la mamma a farceli trovare. 


Nicolò Perniciaro: Arte e dialoghi di viddanaria a Mezzojuso. A cura di Antonino Perniciaro. Prefazione di Pippo Oddo. 

Pagine 367 - Prezzo di copertina € 25,00
Disponibile dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it 
Disponibile su tutti gli store di vendita online e nelle migliori librerie.