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martedì 5 aprile 2022

Santo Lombino: Bolognetta. Quattro secoli di storia. Il secondo volume della collana L'Isola a Tre Punte edita I Buoni Cugini

Nel secondo volume della collana L'Isola a Tre Punte, di 358 pagine, riccamente corredato di foto dell'epoca, 
Santo Lombino ricostruisce i quattro secoli di storia del paese di Bolognetta in provincia di Palermo. 
Quando, a partire dal Cinquecento, i baroni siciliani, allo scopo di incrementare le colture cerealicole e vitivinicole e acquisire potere nel Parlamento, danno vita alla colonizzazione della Sicilia interna, fondano centinaia di “città nuove”, tra cui Santa Maria dell’Ogliastro, diventata Bolognetta dal 1883. Il centro abitato ha origine in collina facendo perno su un fondaco molto frequentato, posto ad una giornata di viaggio da Palermo e attraendo numerosi lavoratori agricoli (e le loro famiglie) cui vengono concessi spazi abitativi, licenze e fertili poderi da coltivare. La comunità si sviluppa per due secoli grazie al lavoro di braccianti, mezzadri, contadini piccoli e medi, balie ed imprenditrici nel settore dell’accoglienza, artigiani, sotto la dinastia della famiglia aristocratica dei Mancino, principi di Torrebruna. L’Ottocento sarà caratterizzato da rivolte popolari, tra cui quella famosa del “Sette e Mezzo”, da un perdurante disordine amministrativo, dallo scontro tra la nuova proprietà terriera e il ceto dei “galantuomini”. Il Novecento si aprirà con la ripresa del fenomeno mafioso e con il grande esodo migratorio che fa nascere oltreoceano una vivace comunità derivata. Le vicende e fenomeni che vedono la storia della piccola comunità come metafora di quella più grande della Sicilia sono indagate da Santo Lombino con una pluriennale ricerca che utilizza un’ampia documentazione, la puntuale consultazione di archivi pubblici e privati, i risultati di inchieste parlamentari, le testimonianze scritte o orali di chi ha vissuto le vicende contemporanee.

"Nel panorama storiografico italiano la storia locale si è sviluppata come storia civica, luogo privilegiato in cui elaborare la memoria di una comunità. Su questo sfondo si inserisce l’ultimo lavoro di Santo Lombino, che ha scavato in archivi e biblioteche per ricostruire le vicende del paese di Bolognetta – un tempo chiamato Santa Maria dell’Ogliastro – dalle origini agli anni ’60 del secolo scorso, realizzando un minuzioso affresco dove convivono storia politica e storia sociale. 
La strada che attraversa Ogliastro continua a essere importante, dopo Misilmeri è la seconda tappa nel percorso dei corrieri postali che ogni martedì si dirigono a «Messina per le montagne». Per quella strada arrivano anche soldati, ufficiali con famiglia, tecnici inviati dal governo per tracciare o ampliare le strade di Sicilia: contrariamente ai paesi interni la futura Bolognetta si presenta quindi come «un porto di mare, un luogo di continuo transito di gente che animò notevolmente la vita del paese, comportando una maggiore circolazione di danaro e l’aumento di maestranze locali». Quando in Sicilia arriva re Ferdinando, in fuga da Napoli occupata dai francesi di Napoleone, anche il re passa per Ogliastro per recarsi nella casina di caccia costruita nei boschi della Ficuzza e assieme a lui ci sono i tanti personaggi che animano la corte in esilio. Sembra che il futuro di Ogliastro-Bolognetta si possa dispiegare sereno, purtroppo la realtà sarà diversa. Per secoli il paese aveva legato la sua fortuna alla vicinanza di un’importante via di comunicazione; ma quando, dopo l’Unità, la luogotenenza dispone la costruzione di strade comunali, alla pari di molti altri paesi siciliani anche gli amministratori di Ogliastro risultano inadempienti. 
Ogliastro-Bolognetta ha ormai perduto il suo ruolo di centro nevralgico, le emergenze si succedono sullo sfondo della lotta fra fazioni per il potere locale. La grande migrazione verso «posti assai lontani» diventa l’esito naturale. Dal 1894 al 1915 la popolazione si dimezza mentre in Argentina, in Venezuela, nell’Ohio, nel Texas, nell’Illinois, a New York e in Pennsylvania si creano comunità che sempre mantengono vive le radici nella lontana Sicilia. Il libro di Santo Lombino si chiude con i primi anni ’60 del secolo scorso, con la ripresa dell’emigrazione: stavolta non più oltreoceano ma interna, con gli operai meridionali che di nuovo svuotano i paesi e si dirigono verso il triangolo industriale permettendo la crescita di quella fase della storia italiana non a caso definita “miracolo economico”. E dall’osservatorio di Bolognetta ancora una volta lascia intravedere lo svolgersi di una storia che supera la dimensione locale. (Dalla prefazione di Amelia Crisantino) 

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Al momento in libreria presso: La Feltrinelli libri e musica (Via Cavour)

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