Per toccarmi
devi essere
breve nel cuore.
I passi casti
intorno alle metafore.
Complice o fedele
non fa rima
se resti nel prodigio
che desidero.
Mai uguale son partita.
Con la tua distrazione
che ci socchiudeva la veglia.
So che devo tornare
col vestito della contentezza.
Le mie rose
scoppiavano di felicità,
istruite di cortesie.
Maria Luisa Lamanna: Una notte e l'altra
Prezzo di copertina € 12,00
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mercoledì 22 febbraio 2017
Monica Bartolini: Nota sul calendario Maya - Tratto da: Persistenti tracce di antichi dolori
Nota
dell'Autrice
Mi sembrava quindi
doveroso rendere omaggio in Autodafé a
tale circostanza, riportando tutte le date storiche sia nel Calendario
Gregoriano che nei tre calendari maya, Haab,
Tzolkin e del Lungo computo.
La sincronizzazione
perfetta dei tre sistemi di conteggio forma la cosiddetta rueda calendarica, che scandiva la vita di quel popolo tanto legato
alla coltivazione del mais, l'unico cereale che riuscisse a far prosperare.
Si presume, infatti,
che il metodo di conteggio a base venti, riscontrabile in ognuno dei calendari,
fosse stato escogitato partendo dall'evidenza che ogni essere umano avesse
venti dita - tra mani e piedi - utili per identificare le varie azioni connesse
alla coltivazione proprio della pianta di mais, tanto preziosa per
l'alimentazione quanto delicata alla coltura.
Ecco allora che il
calendario civile Haab ripartisce
l'anno solare in 18 mesi da 20 giorni, con l'aggiunta dei 5 giorni di Uayeb; il
calendario sacro Tzolkin conta i
giorni in base venti, attribuendo loro 13 nomi differenti, e il Lungo computo raggruppa tutti i giorni
trascorsi dalla fondazione mitologica della civiltà maya (13 agosto 3114 a.C.)
fino al futuribile - per loro - 21 dicembre 2012, data che ha alimentato le
superstizioni e le profezie sulla fine del Mondo anche perché si presentava
scritta in maniera alquanto singolare: 13.0.0.0.0.
In via esemplificativa,
analizziamo la prima data citata in Autodafé, lunedì 12 febbraio 1562 che
secondo la rueda calendarica, si
scrive 11.17.2.10.8 - 6 Zac - 3 Lamat.
La prima sequenza di
cinque cifre riguarda il Lungo computo
e si legge 11 Batkun 17 Katun 2 Tun 10 Uinal e 8 Kin, conteggiati secondo il
seguente schema matematico:
Baktun = 20
katun (20x7200=144.000 giorni)
Katun = 20 tun (20x360=7200 giorni)
Tun = 18 uinal (18x20=360 giorni)
Uinal = 20 kin (20 giorni)
Kin = 1 giorno
Il "giorno 6 del
mese Zac" si riferisce alla posizione del 12 febbraio nel calendario
solare Haab, mentre "3 Lamat"
è la trasposizione del giorno della settimana lunedì nello Tzolkin.
L'intera data maya, quindi, non è altro che la trasposizione della data
gregoriana 1562 - 12 febbraio - lunedì.
Complicati conteggi
dalla logica stringente per un popolo che fondava il suo credo sulla
ripetitività degli eventi e la circolarità del tempo.
Monica Bartolini - Persistenti tracce di antichi dolori
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martedì 21 febbraio 2017
Monica Bartolini: Persistenti tracce di antichi dolori
Tre popoli distanti tra loro nell'arco del tempo, con usi e costumi incomparabili, uniti dalla particolarità di un oggetto prezioso, giunto fino ai nostri giorni per raccontarci della loro scomparsa. Una fine tragica, che però non è riuscita a cancellare né le gesta di quelle Genti né la loro cultura. Alla Rossachescrivegialli l'onore di tessere le trame dei delitti legati a quei reperti, considerandoli alla stregua di "persistenti tracce" delle dolorose vicende che hanno attraversato i secoli.
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Copertina di Niccolò Pizzorno
Monica Bartolini - PERSISTENTI TRACCE DI ANTICHI DOLORI
SANNITI, GAELICI, MAYA
Tre popoli distanti tra loro nell'arco del tempo, con usi e costumi incomparabili, uniti dalla particolarità di un oggetto prezioso, giunto fino ai nostri giorni per raccontarci della loro scomparsa. Una fine tragica, che però non è riuscita a cancellare né le gesta di quelle Genti né la loro cultura. Alla Rossachescrivegialli l'onore di tessere le trame dei delitti legati a quei reperti, considerandoli alla stregua di "persistenti tracce" delle dolorose vicende che hanno attraversato i secoli.
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Copertina di Niccolò Pizzorno
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